Parma, boom di imprese straniere: +4,8% nel primo semestre 2025

SMA MODENA
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Costruzioni, servizi alla persona e manifatturiero trainano la crescita. Albania, Moldavia e Tunisia tra le comunità imprenditoriali più attive.

L’imprenditoria straniera continua a correre a Parma e segna un nuovo record. Nel primo semestre del 2025 le imprese guidate da cittadini stranieri hanno registrato un incremento del 4,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo quota 5.504 unità attive. Un risultato che consolida il ruolo sempre più centrale degli imprenditori stranieri nel tessuto economico provinciale, collocando Parma al sesto posto in Emilia-Romagna per incidenza sul totale delle imprese, con una quota pari al 14,2%.

Secondo l’analisi dell’ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia, la crescita coinvolge quasi tutti i comparti, con la sola eccezione del settore primario, che resta stabile a 154 attività.

Il traino principale arriva dai servizi alla persona, che segnano un aumento del 7,5%, portando a 485 le imprese attive. Anche il manifatturiero continua a espandersi, registrando un +5,6% per un totale di 682 aziende. Il comparto delle costruzioni, che da solo concentra quasi un terzo delle attività straniere, cresce del 5,3% e raggiunge quota 1.717 imprese. Positivi anche i risultati dei servizi alle imprese, che salgono a 886 unità (+4,6%), e del commercio, che raggiunge le 1.040 attività con un incremento del 4,2%. Più contenuto, ma comunque significativo, l’aumento nel settore dell’alloggio e ristorazione, dove le imprese straniere arrivano a 526, pari a un +1,5%.

La fotografia della struttura giuridica mostra un quadro chiaro: la stragrande maggioranza delle imprese straniere è rappresentata da ditte individuali, che con 3.957 attività coprono il 71,9% del totale provinciale. Le società di capitale seguono a distanza, con 1.285 unità pari al 23,3%, mentre le società di persone restano ferme a 217 imprese, poco meno del 4%. Cooperative, consorzi e altre forme societarie si attestano complessivamente sotto l’1%.

Guardando alla provenienza degli imprenditori, emerge una forte componente extraeuropea. L’Albania si conferma la comunità più rappresentata, con 661 imprese individuali e un’incidenza del 16,7% sul totale. Seguono la Moldavia, che conta 400 attività (10,1%), e la Tunisia con 352 imprese (8,9%). La Romania, primo Paese comunitario, registra 313 aziende pari al 7,9%, mentre la Cina si attesta a 288 imprese (7,3%). Numeri significativi anche per la Nigeria e il Marocco, entrambi intorno alle 240 attività.

Questi dati confermano il peso crescente dell’imprenditoria straniera nell’economia parmense. Grazie alla loro presenza sempre più diffusa e alla capacità di inserirsi in settori strategici come le costruzioni, il manifatturiero e i servizi, le imprese guidate da stranieri contribuiscono in modo determinante al rilancio del tessuto produttivo locale, ridefinendo progressivamente il volto economico della provincia.