Parma, la clonazione dei dati online è una bufala: 25enne denunciato per simulazione di reato

SMA MODENA

Grazie alle indagini condotte dai Carabinieri di Parma, è stato smascherato un giovane di 25 anni che aveva denunciato una falsa sostituzione di persona per aprire un conto online. Le verifiche hanno dimostrato che lui stesso era il titolare del conto, utilizzato per transazioni di denaro provenienti da truffe informatiche. Il tentativo di simulare un reato per sviare le indagini non ha ingannato gli investigatori, che hanno raccolto prove schiaccianti. Il giovane, con precedenti specifici, è stato denunciato per simulazione di reato e ricettazione.

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 25enne italiano, ritenuto responsabile di simulazione di reato e ricettazione, a seguito di approfonditi accertamenti e verifiche.

Tutto è iniziato alcune settimane fa, durante un’attività investigativa condotta da un altro comando dell’Arma nel Nord Italia. I Carabinieri di Parma sono stati incaricati di approfondire alcune transazioni bancarie sospette su un conto corrente aperto presso una banca online. Le indagini preliminari hanno evidenziato che su quel conto confluissero somme di denaro di provenienza illecita, principalmente frutto di truffe online legate alla vendita di prodotti mai consegnati agli acquirenti.

I militari hanno quindi identificato il 25enne residente a Parma come intestatario del conto e lo hanno convocato in caserma per chiarire la sua posizione riguardo alle movimentazioni sospette. L’uomo, nel tentativo di negare ogni coinvolgimento, ha dichiarato di essere estraneo ai fatti e di non essere il titolare del conto. Per rafforzare la sua versione e tutelarsi, ha anche presentato una denuncia contro ignoti per sostituzione di persona, sostenendo che qualcuno avrebbe utilizzato i suoi dati per aprire il conto a sua insaputa.

A questo punto, i Carabinieri hanno intensificato le indagini. Hanno richiesto alla banca copia della documentazione presentata al momento dell’apertura del conto. Dopo alcuni giorni, l’analisi dei documenti ha portato alla scoperta della verità. Dall’esame del contratto di apertura, i militari hanno visionato la copia del documento d’identità utilizzato. Inoltre, la banca, per garantire un ulteriore livello di sicurezza, aveva implementato un sistema di verifica biometrica avanzato, confrontando la foto presente sul documento con due “video-selfie” realizzati dal richiedente durante la procedura di identificazione.

Confrontando attentamente i “selfie” con il documento d’identità, i Carabinieri hanno accertato che era stato proprio il 25enne ad aprire il conto online. La simulazione di reato era quindi evidente: l’uomo aveva tentato di ingannare i militari per evitare di essere collegato alle attività illecite che transitavano sul suo conto.

Di fronte all’evidenza dei fatti e agli elementi probatori raccolti, i Carabinieri hanno denunciato il 25enne, già noto alle forze dell’ordine, all’Autorità Giudiziaria. Si precisa che l’indagato è attualmente solo indiziato di delitto, e la sua posizione sarà valutata dall’Autorità giudiziaria nel corso dell’intero procedimento, che si concluderà solo con l’emissione di una sentenza di condanna definitiva, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.