La Polizia di Stato di Parma ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette cittadini tunisini, ritenuti gravemente indiziati di una serie di reati contro il patrimonio commessi nel capoluogo a partire da marzo 2025.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma il 20 ottobre scorso, giunge al termine di una complessa e approfondita indagine condotta dalla Squadra Mobile.
L’attività investigativa è stata avviata dopo una lunga scia di furti e rapine che aveva destato forte allarme nella città e nella provincia. Grazie all’analisi dei filmati di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’intera rete criminale, individuando i presunti responsabili e documentando le loro responsabilità in diversi episodi.
Tra i fatti più gravi ricostruiti dagli inquirenti figura una rapina aggravata avvenuta il 2 marzo 2025 in un supermercato cittadino. In quell’occasione, tre uomini — dopo aver sottratto generi alimentari dagli scaffali — avrebbero aggredito l’addetto alla sicurezza, spintonandolo e colpendolo per garantirsi la fuga. Le immagini registrate dalle telecamere del punto vendita hanno mostrato la violenza e la determinazione con cui il gruppo avrebbe agito, senza esitazione nell’uso della forza pur di assicurarsi la refurtiva.
Le indagini hanno inoltre permesso di collegare gli stessi indagati ad altri episodi di furti aggravati — anche su auto in sosta e in ambito ferroviario — nonché a diverse rapine con strappo di collanine d’oro, spesso caratterizzate da modalità violente e intimidatorie. In molti casi, le vittime sarebbero state accerchiate, spinte o minacciate con armi bianche per la sottrazione dei beni.
Alla luce della gravità del quadro indiziario e del rischio di reiterazione dei reati, il gip ha disposto misure cautelari di diverso tipo: dalla custodia in carcere all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
L’operazione, eseguita tra il 24 e il 27 ottobre, ha impegnato numerosi agenti della Squadra Mobile di Parma, che hanno rintracciato tutti i destinatari dei provvedimenti sia nel centro cittadino che presso le rispettive abitazioni.
