Pedemontana Sociale anno 2024: approvato il consuntivo e il bilancio sociale

SMA MODENA
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Un bilancio consuntivo «solido, in linea con le previsioni», accompagnato da un bilancio sociale «che fotografa in modo puntuale la qualità dei servizi e dei progetti». Così il presidente di Pedemontana Sociale e sindaco di Sala Baganza, Aldo Spina, ha aperto la presentazione del Consuntivo 2024 di Azienda Pedemontana Sociale di fronte al Consiglio dell’Unione riunito a Traversetolo lo scorso 22 maggio, approvato con i voti della maggioranza di “Pedemontana Socialista e Democratica” e una parte dei consiglieri della minoranza “Cambiamo la Pedemontana” ai quali il capogruppo, Gabriele Zanettini, ha lasciato «libertà di voto». Tra i banchi dell’opposizione si sono registrate le astensioni dei rappresentanti di Collecchio, Francescantonio Fedele e Giorgio Rossi, e di Montechiarugolo, Emanuele Bonu. Unico voto contrario, quello di Umberto Varoli del gruppo “Sala Attiva – Cambiamo la Pedemontana”.

 

† Papa Leone XIV non darà nessun valore aggiunto alla Chiesa. I preti e le monache sono la parte migliore della società (di Andrea Marsiletti)

 

Scendendo nei dettagli del bilancio consuntivo e del bilancio sociale, l’anno scorso sono stati destinati ai servizi alla persona 7,6 milioni di euro. Di questi, i trasferimenti dai cinque Comuni (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo) sono stati pari a 5,2 milioni. Un dato, quest’ultimo, in linea con gli anni precedenti, ma a fronte «di un aumento quantitativo e qualitativo dei servizi, e dall’avvio di nuovi progetti, grazie alla capacità di intercettare maggiori contributi esterni attraverso la partecipazione a bandi e a collaborazioni con altri soggetti» ha evidenziato il presidente di APS. Una capacità che ha portato ad un aumento del 23 per cento dei ricavi, saliti a 2,4milioni di euro, 443mila in più rispetto al 2023.

Numeri e cifre dietro ai quali ci sono persone, ha ricordato Spina, che per Pedemontana Sociale vuol dire dare risposte ai bisogni di 2.800 cittadini in condizioni di fragilità, di cui 1.805 tra adulti, anziani e disabili e 995 minori. Un’utenza più che raddoppiata rispetto al 2008, anno di nascita di Pedemontana Sociale, quando le persone in carico erano 1.388.

Se si guardano ai progetti più significativi destinati agli anziani, nel 2024 è stato realizzato il libro “Io mi chiamo Eleda e il mio nome non ce l’ha nessuno”, accompagnato da una mostra collaterale itinerante che nei giorni scorsi ha debuttato a Collecchio, con i volti e le storie di vita degli ospiti dei Centri diurni e, grazie a un finanziamento pari a 265mila euro di Fondazione Cariparma attraverso il bando “Avere Cura di chi Cura”, saranno ampliate  le misure di sostegno ai caregiver e ai loro assistiti, in questo caso persone con disabilità comprese, attraverso un ulteriore sviluppo dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA), la sperimentazione di pacchetti di interventi di assistente familiare gratuiti, aperture straordinarie dei centri diurni per anziani e disabili, soggiorni estivi dedicati a persone non autosufficienti con affiancamento di personale assistenziale ed educativo, percorsi di counseling e di supporto psicologico ai caregiver e l’estensione del progetto di affiancamento familiare “Una famiglia per una famiglia”, gestito dal Centro per le Famiglie distrettuale, ai non autosufficienti.

Il 2024 è stato anche l’anno di consolidamento del Pronto Intervento Sociale (PR.IN.S.), nato nel settembre del 2023, che in 16 mesi ha realizzato 24 interventi di emergenza/urgenza per la messa in sicurezza e l’accoglienza di donne, minori e, più in generale, per il supporto di persone in condizioni di difficoltà. Un servizio gestito da Pedemontana Sociale rivolto ai comuni dei distretti Sud est e Valli Taro – Ceno, al quale hanno recentemente aderito anche i Comuni di Colorno e Sorbolo – Mezzani, arrivando così a coprire le eventuali necessità di 143mila abitanti del Parmense.

Diversi sono stati anche i progetti destinati al benessere delle famiglie e dei giovani. Grazie a importanti finanziamenti statali e regionali sono stati avviati “Geco 13” e “Giovani in biblioteca”. Il primo, attraverso il coinvolgimento di 12 associazioni, ha portato alla realizzazione di attività espressive, manuali, vicine al sentire giovanile, come laboratori di teatro, musica, falegnameria ed eventi ludico-ricreativi. Il secondo, realizzato nei territori di Traversetolo (Comune capofila) e Montechiarugolo, ha permesso di aumentare le ore di apertura delle biblioteche, realizzare diversi eventi e laboratori. Grazie a “Giovani in biblioteca”, è stato inoltre possibile aprire lo Sportello Infolavoro, con sede a Montechiarugolo, anche a Traversetolo. La rete dei centri giovani, che ad oggi conta 120 partecipanti, ha sviluppato diversi progetti, tra i quali “Ciclofficina”, e “Arti e Suoni”.

Importanti sono stati, inoltre, i servizi e i progetti realizzati dal Centro per le Famiglie, con attività di supporto genitoriale, counseling, mediazione e affiancamento familiare. Da sottolineare gli interventi per il contrasto al ritiro sociale dei giovani attraverso il progetto A.V.E.N.G.E.R.S., iniziato nel 2023, che ha coinvolto 17 tra ragazzi e ragazze, e specializzato, con corsi di formazione, 84 operatori. Nel 2024 è inoltre proseguito il lavoro per rafforzare la rete con gli enti del terzo settore.  È stata, ad esempio, avviata una nuova convenzione con la CSV Emilia per il supporto agli Enti del Terzo Settore.

Passando dai minori alle persone con disabilità, il 2024 è stato caratterizzato dall’avvio del “Progetto di vita”. Un progetto esistenziale, innovativo e integrato rivolto gli adulti, che pone al centro la persona, le sue condizioni fisiche, psicologiche e sociali, con l’obiettivo di aiutarla a conquistare la massima autonomia e qualità di vita possibile, anche nell’ottica del “dopo di noi”.