Pensavano di averla fatta fatta, denunciati per furto in un centro commerciale di Fidenza

di Andrea Marsiletti

Pensavano di averla fatta franca un 45enne e una 25enne che, unitamente a un 41enne e mediante l’utilizzo di una borsa schermata, avevano asportato capi di abbigliamento e profumi per oltre 2.000 euro da un negozio di un centro commerciale della zona. La merce era stata prontamente recuperata e restituita al legittimo proprietario, mentre il 41enne era stato, all’epoca, arrestato in flagranza.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Fidenza hanno denunciato il 45enne e la 25enne, entrambi di origini sudamericane, poiché, sulla scorta degli accertamenti svolti, sono ritenuti i presunti responsabili del furto. L’indagine ha avuto inizio in un pomeriggio del mese di marzo, quando gli addetti alla sicurezza del polo commerciale borghigiano hanno notato, attraverso le telecamere di sorveglianza, un uomo che si muoveva con fare sospetto.

L’analisi dei filmati ha permesso di ricostruire la dinamica degli eventi: l’uomo è stato osservato mentre fissava le vetrine sostando all’esterno dei negozi e scrutandone l’interno, con particolare attenzione ai movimenti dei dipendenti e prediligendo i brand più prestigiosi. Approfittando della moltitudine di clienti, l’uomo è entrato in un negozio di abbigliamento blasonato, uscendo dopo pochi minuti con una busta piuttosto grande, all’apparenza gonfia e pesante. A quel punto, gli addetti alla sicurezza hanno deciso di intervenire e hanno prontamente allertato i Carabinieri, sopraggiunti in pochi minuti.

L’uomo è stato subito fermato e, durante il controllo della busta, i militari hanno rinvenuto 9 polo, 5 t-shirt, 2 camicie e 6 profumi, tutti con il dispositivo antitaccheggio ancora inserito. Nonostante la merce fosse provvista di protezione, la barriera all’uscita non era scattata: i Carabinieri hanno così accertato che la borsa era stata modificata artigianalmente con delle contropareti in fogli d’alluminio, creando una schermatura che aveva inibito il sistema di allarme.

La refurtiva, del valore di quasi 2.300 euro, è stata riconsegnata al direttore del negozio e l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto. Le indagini dei Carabinieri di Fidenza, tuttavia, non si sono fermate. Acquisite le immagini di videosorveglianza, gli investigatori hanno notato la presenza di altre due persone, un uomo e una donna, che avevano partecipato attivamente al furto per poi allontanarsi poco prima dell’intervento dei militari.

La scrupolosa analisi dei filmati ha permesso di individuare il veicolo utilizzato dai due complici per la fuga. Attraverso il numero di targa, è stato possibile tracciare gli spostamenti effettuati prima e dopo il colpo. È emerso che l’auto era intestata a una società di noleggio e si spostava in una vasta zona del Nord Italia. Gli ulteriori sviluppi hanno consentito di stringere il cerchio e individuare gli utilizzatori della vettura, le cui sembianze apparivano fin da subito compatibili con i due complici ricercati.

Attraverso l’interrogazione delle banche dati dell’Arma e la comparazione delle immagini mediante un sistema di riconoscimento facciale, i Carabinieri della Stazione di Fidenza sono riusciti a identificare compiutamente i due presunti responsabili. Al termine dell’attività, il 45enne e la 25enne, già gravati da numerosi precedenti di polizia per reati specifici, sono stati denunciati alla Procura per il reato di furto aggravato in concorso.

È doveroso osservare che gli odierni indagati sono, allo stato, solo indiziati di delitto e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.


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