“La Regione preveda incentivi per gli automobilisti che operano la conversione a gas Metano o GPL di autoveicoli alimentati a benzina o gasolio di classe “Euro 4” o “Euro 5” e per l’acquisto di auto elettriche. Solo con politiche concrete potremo raggiungere gli sfidanti obiettivi del PNIEC al 2030 riguardo al parco auto elettriche”.
Così il consigliere regionale della Lega ER Emiliano Occhi che, in merito, ha presentato una risoluzione.
Nell’atto di indirizzo il leghista ha rilevato come, al contrario di Lombardia, Piemonte e Veneto, Regioni che insieme all’Emilia-Romagna compongono quel “bacino padano” tristemente noto come una delle zone più inquinate di Italia, “l’amministrazione regionale ha previsto incentivi solo sull’esenzione del bollo auto sull’acquisto di un’auto 100% elettrica, e nel caso di auto ibride è previsto il rimborso di una parte del bollo fino a un massimo di 191,00 euro annuali e non sono previsti incentivi per l’acquisto di un’auto nuova ibrida o 100% elettrica come invece previsto dalle altre regioni del Nord Italia”.
“Occorre pertanto riesaminare la valutazione delle emissioni dei veicoli, passando da una certificazione basata solo dalla qualità e quantità delle sostanze (inquinanti e climalteranti) che dallo scarico vengono immesse nell’ambiente, ad una certificazione che tenga conto delle emissioni generate dalla produzione, alimentazione, manutenzione e demolizione del veicolo e della batteria se il veicolo è elettrico perché secondo gli studi nemmeno i veicoli ad alimentazione totalmente elettrica possono definirsi a “emissioni zero”” ha sottolineato il consigliere del Carroccio.
“Le fasce di popolazione meno abbienti sono quelle detengono il parco auto più obsoleto e inquinante. Per queste al netto degli incentivi non è possibile acquistare auto elettriche e quindi sono escluse dalla partecipazione attiva al miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto di fronte a una crisi pandemica che ha ulteriormente aumentato le disparità economiche” ha aggiunto.
“La conversione a metano o GPL delle auto più obsolete è una valida alternativa al cambio dell’auto che permette comunque un sostanziale abbattimento delle emissioni con costi che variano tra 1000 e 2000 euro ma che offrono vantaggi concreti a livello ambientale, industriale e sociale. Ecco perché chiediamo a Bonaccini e alla sua Giunta di introdurre incentivi a favore di chi decida di operare tale scelta o di acquistare un veicolo elettrico”.



