
“Una scelta meditata e sofferta ma coerente con la mia storia: quest’anno non prenderò parte alle celebrazioni per il Primo Maggio. Fare festa, concentri e quant’altro da parte della gran parte di quei sindacati che da anni non stanno dando alcuna rappresentanza o risposta ai tanti e troppi lavoratori con contratti atipici e a chi ancora un lavoro non ce l’ha è un’offesa che non avrà il mio avvallo. Queste organizzazioni vivono sulle tessere dei pensionati e dei sempre meno lavoratori a tempo indeterminato senza intercettare più i disagi di quella fetta sempre più maggioritaria di lavoratori che ha poche o zero garanzie” dichiara De Carli (Portavoce nazionale de Il Popolo della Famiglia).
“Passerò il primo maggio tra la nostra gente a continuare quel lavoro quotidiano di presidio del territorio che un tempo, anche u sindacati, svolgevano con passione ed impegno” conclude De Carli.