
Un impegno congiunto – che coinvolge più partner – per ridurre il numero di incidenti stradali tra gli under 20. Questo l’obiettivo del progetto “Strade future: giovani e mobilità responsabile” presentato questa mattina a Palazzo Giordani.
A promuoverlo la Provincia di Parma, ente capofila, in parternariato con Upi (Unione province italiane) nazionale e regionale – cui spetterà il coordinamento delle attività con tutte le 8 province dell’Emilia-Romagna – Sern (Sweden Emilia-Romagna network), Prefettura, Polizia stradale e Polizia provinciale ed Ufficio scolastico regionale Ambito di Parma per il coinvolgimento degli istituti scolastici superiori del Parmense (Carlo Emilio Gadda di Fornovo e Langhirano; Berenini di Fidenza, Zappa-Fermi di Borgotaro e Bedonia; Galilei-Bocchialini di San Secondo e Parma e Magnaghi-Solari di Salsomaggiore e Fidenza) oltre che delle forze di polizia locale dei comuni in cui sono collocati gli istituti scolastici.
Il progetto – della durata di 12 mesi – si ispira al modello svedese Vision Zero che punta ad azzerare le morti e le lesioni gravi causate da incidenti stradali attraverso un approccio integrato di educazione, prevenzione e miglioramento delle infrastrutture.
“Strade future: giovani e mobilità responsabile” ha ottenuto un finanziamento di 100mila euro dall’Upi nazionale e dal dipartimento per le politiche antidroga con cofinanziamento di 5mila euro da parte della Provincia di Parma.
Quattro i filoni di azione: formazione e capacity building; attuazione di campagne educative; attività di prevenzione-monitoraggio e valutazione dei dati acquisti.
La prima fase prevede workshop, con la partecipazione di esperti svedesi, rivolti ad amministratori locali e forze di polizia del Parmense. Saranno trasmesse le nozioni di Vision Zero, sarà creato un toolkit operativo per calare le pratiche del paese scandinavo nel nostro contesto e ci sarà anche una visita-studio in Svezia per l’osservazione delle best practices.
Si passerà poi alle campagne educative che si concretizzeranno in 5 giornate formative nelle scuole secondarie superiori con simulazioni in realtà virtuale che permetteranno di comprendere l’impatto dell’alcol e delle droghe sulla guida. In questa fase saranno realizzati anche contenuti digitali sui social media con linguaggi e format familiari ai giovani.
Quindi via alla fase di prevenzione con il coinvolgimento di ragazzi e ragazze e delle comunità locali nella progettazione di spazi e infrastrutture sicure attraverso 4 incontri locali e l’installazione di segnaletica educativa innovativa e visibile nelle vicinanze di scuole e luoghi di aggregazione giovanile.
Al termine ci sarà una fase di monitoraggio e valutazione con la raccolta dati per valutare l’impatto delle azioni messe in atto e la redazione di un report finale per diffondere i risultati.
“Strade future: giovani e mobilità responsabile” prevede un coordinamento tra tutte le 8 province emiliano-romagnole e si concluderà con una Giornata dedicata alla mobilità sicura.
La genesi del progetto
Il progetto nasce in risposta alle osservazioni relative al verificarsi di incidenti stradali nella provincia di Parma dove, nel 2023, si sono avuti 1.434 incidenti stradali con 1.853 feriti e 24 vittime. Il 30,5% dei feriti aveva tra i 5 e i 29 anni, mentre tra le 24 vittime, 2 erano giovani tra i 14 e i 23 anni. A livello globale, secondo l’Ocse, gli incidenti stradali sono la principale causa di morte per bambini e giovani adulti di età compresa tra i 5 e i 29 anni. Il 54,2% dei decessi per incidenti stradali nella Provincia di Parma ha coinvolto utenti della strada vulnerabili, ovvero pedoni e conducenti di biciclette, ciclomotori e motocicli, sottolineando l’urgenza di misure di sicurezza mirate per questa categoria.
Sulla base di questi numeri, i partner hanno identificato la necessità di ridurre drasticamente gli incidenti stradali, soprattutto tra i giovani che sono utenti vulnerabili della strada. I partner hanno riscontrato la necessità di campagne di sensibilizzazione su misura per i giovani della regione, incentrate in particolare sulla relazione tra incidenti stradali e consumo di alcol e droghe. Fondamentalmente, i partner si sono resi conto della necessità di trarre spunti da altri paesi europei, come parte della formazione del personale delle province locali per ridurre il numero di incidenti stradali. La prospettiva Vision Zero è stata ritenuta particolarmente rilevante.
Obiettivi
L’obiettivo generale del progetto è: ridurre gli incidenti causati dall’uso di alcol e droghe, con particolare attenzione ai giovani fino ai 20 anni, considerati utenti vulnerabili della strada. Ispirato al modello svedese Vision Zero, il progetto “Strade sicure: giovani e mobilità responsabile” mira ad evitare morti e feriti gravi attraverso un approccio integrato che combina educazione, prevenzione e interventi sulle infrastrutture, promuovendo una mobilità più sicura e responsabile.
Il progetto ha tre obiettivi specifici:
- Formare gli amministratori e le forze di polizia rispetto alle pratiche e alle strategie di intervento, alla riduzione e alla prevenzione avanzata degli incidenti stradali ispirati al modello svedese Vision Zero.
- Attivare campagne educative, formative e di sensibilizzazione per i giovani, in particolare giovani studenti appartenenti alle scuole superiori della provincia di Parma.
- Creare un modello di intervento replicabile per promuovere una mobilità più sicura e sostenibile tra i giovani.
Attività
Il progetto mira a raggiungere i suoi obiettivi attraverso tre attività principali.
- Ci si impegnerà nella formazione e nello sviluppo delle capacità del personale provinciale, di polizia e scolastico, attraverso un seminario transnazionale in cui esperti svedesi condividono le loro esperienze di collaborazione con Vision Zero. Inoltre, una visita di studio in Svezia permetterà agli attori italiani di approfondire quanto emerso dal seminario e trovare nuove ispirazioni. I partecipanti realizzeranno anche un toolbox, una cassetta degli attrezzi operativa con strategie Vision Zero.
- Sarà progettata una campagna educativa che utilizzerà metodi innovativi per raggiungere i giovani nelle scuole di tutta la provincia. Cinque eventi formativi si svolgeranno nelle scuole, parallelamente a una campagna di comunicazione online.
- Il progetto si concretizzerà in un lavoro di prevenzione, facilitando incontri locali in cui i giovani e altri membri della comunità potranno discutere su come rendere le strade più sicure. Nell’ambito del progetto, inoltre, saranno installati segnaletica e altri elementi visivi vicino alle scuole e ad altre aree in cui i giovani si riuniscono.
Parallelamente, il progetto implementerà attività di disseminazione volte a condividere intuizioni e ispirazioni con altri attori che lavorano con i giovani, l’alcol e le droghe e il traffico.
Risultati
Il progetto comporterà:
- almeno 1.000 giovani saranno raggiunti attraverso campagne educative, organizzando attività nelle scuole secondarie di secondo grado e utilizzando i social media per amplificare il messaggio.
- 50 operatori locali, tra amministratori e forze dell’ordine, saranno formati sulle strategie avanzate di prevenzione ispirate al modello Vision Zero.
- Sul fronte della prevenzione, si stima che ci sarà un aumento del 10% dei controlli stradali notturni (grazie alla collaborazione tra Polizia Stradale, Polizia Locale e Polizia Provinciale) nelle aree a rischio e l’installazione di segnaletica educativa in prossimità di scuole e luoghi di aggregazione giovanile che contribuirà a sensibilizzare ulteriormente i giovani e la comunità.
- Infine, verrà creato un modello di intervento replicabile, che potrà essere adottato in altre province italiane.
Fondamentalmente il progetto avrà a lungo termine un impatto reale sugli incidenti stradali. Mira, infatti, a raggiungere risultati tangibili e misurabili, volti a migliorare la sicurezza stradale tra i giovani.
I COMMENTI
“Crediamo fermamente – dichiara Alessandro Fadda, presidente della Provincia di Parma – nel coinvolgimento attivo dei nostri ragazzi e ragazze in progetti come Strade future che propongono un approccio innovativo per educarli ai corretti comportamenti sulle strade. L’obiettivo è quello dialogare con il maggior numero di ragazzi e ragazze per informarli e renderli consapevoli dei rischi che si corrono. Molto positiva è la collaborazione a più livelli che caratterizza il progetto: la Provincia si interfaccia con i comuni, con gli istituti superiori e con il mondo dell’associazionismo. Un grande lavoro di squadra”.
“Come Sweden Emilia Romagna Network, siamo orgogliosi di contribuire a questo progetto portando l’esperienza svedese di Vision Zero, un modello che ha rivoluzionato il concetto di sicurezza stradale – commenta Nicola Catellani, Direttore della rete Sern -. Grazie alla collaborazione con esperti svedesi, possiamo trasferire al territorio parmense pratiche che hanno dimostrato concretamente la loro efficacia nel ridurre incidenti stradali e salvare vite, adattandole alle esigenze delle comunità locali per tutelare in particolare i più giovani. È un’occasione unica per portare una prospettiva internazionale e una visione innovativa all’interno delle politiche locali sulla sicurezza stradale”.
Sono intervenuti i referenti dei partner del progetto:
Andrea Ruffini, dirigente Provincia di Parma;
Federica Gravina, Project Officer del Segretariato della rete Sweden Emilia Romagna Network;
Andrea Concas, Vice Questore Aggiunto, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Parma;
Lucia Poi, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna – Ambito di Parma.
Presenti i referenti dei partner associati
Fabrizio Boschi, collaboratore del dirigente scolastico dell’Istituto Carlo Emilio Gadda;
Silvia Cacciani, professoressa IISS Berenini, referente del progetto guida sicura con l’ass.ne Nicolas Comati.
Giannino Botti, vicepreside ITAS Bocchialini.
Guido Bianchi, docente e collaboratore del dirigente del Magnaghi – Solari di Salsomaggiore e Fidenza;
Lorenzo Franceschini, docente del Magnaghi – Solari di Salsomaggiore e Fidenza.