
“Purtroppo ci è voluta la disastrosa epidemia di covid-19 perché la Regione Emilia-Romagna guidata dalla sinistra smettesse, almeno nelle intenzioni, di ridurre posti letto negli ospedali pubblici”. È quanto hanno dichiarato il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri e l’altro Consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna, Emiliano Occhi riguardo ad una interrogazione che hanno presentato alla Giunta regionale.
“Nel suo programma di mandato, Bonaccini ha specificamente previsto l’azione di incrementare i posti letto negli ospedali del Servizio Sanitario Regionale – hanno proseguito i consiglieri leghisti – Si tratta di una clamorosa inversione a u dopo che da tanti anni la tendenza voluta dalle amministrazioni di questa Regione era quella di ridurli, con effetti particolarmente evidenti anche a Parma. Basta pensare che solo per l’Ospedale Maggiore i posti letto sono passati dai 1420 dell’anno 2000 ai 1044 del periodo immediatamente precedente all’insorgenza dell’epidemia. Ancora più pesante in proporzione il calo del Santa Maria di Borgotaro dove si è passati da 121 a 91, mentre all’Ospedale di Vaio si sono persi 10 posti. Bisogna però capire se l’incremento sarà effettivo su tutto il territorio regionale e non succeda, come spesso capita, che i tre ospedali pubblici di Parma siano invece penalizzati. Ai vertici dell’amministrazione regionale non manchiamo, infatti, di ricordare che, se questo cambiamento di rotta è innegabile che sia dovuto agli effetti disastrosi dell’epidemia, è altrettanto non contestabile che il territorio di Parma è uno di quelli dove quella malattia ha fatto più vittime e l’organizzazione della sanità si è trovata più impreparata ad affrontarlo anche a causa dell’insufficienza di posti letto pubblici”.