Rainieri (Lega): “Ridiamo i manganelli ai vigili contro le baby gang”. Gambarini (FI): “Abbassare l’età delle punibilità”

SMA MODENA
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“Se volete non chiamatele baby gang ma il problema di gruppi di ragazzini non solo maleducati ma decisamente violenti è diffuso e problematico a Parma come in altri realtà regionali. E tra i problemi vi è anche quello che le autorità preposte a contrastarlo, cioè forze dell’ordine e vigili, sono sempre più sguarniti per poter agire con efficacia”. Con queste parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega nord, Fabio Rainieri, è intervenuto per commentare i recenti episodi di violenza commessi da compagnie di giovanissimi.

“Alcune settimane fa, come Lega nord, abbiamo presentato in Regione un’interrogazione per chiedere maggior monitoraggio su questo fenomeno in espansione e maggiori e più efficaci iniziative per prevenirlo e contrastarlo – ha quindi proseguito il consigliere regionale leghista – Uno dei presupposti di quel documento è che nel contrasto a tale fenomeno è fondamentale l’apporto dei comuni che a Parma invece, al di là delle promesse fatte dal sindaco Pizzarotti un anno fa quando vi erano già state diverse avvisaglie, è praticamente assente. Ma non solo, al disinteresse da parte dell’amministrazione comunale si aggiunge l’inadeguatezza della polizia municipale cittadina ad affrontare i problemi di ordine pubblico. Tra le varie carenze, va infatti evidenziata anche quella che i vigili urbani di Parma non sono dotati di manganello o distanziatore che dir si voglia. E forse, proprio nell’ultimo degli episodi da baby gang che le cronache cittadine riportano, quello di sabato pomeriggio con i vigili accerchiati e il poliziotto malmenato, quell’oggetto sarebbe stato molto utile per l’autodifesa degli agenti intervenuti. Comunque tutti gli operatori che sono preposti a garantire l’ordine pubblico hanno bisogno di poter far valere la loro autorità e le istituzioni pubbliche dovrebbero in questo sostenerle. Invece nell’Italia governata dal PD negli ultimi 7 anni succede l’esatto contrario. È infatti una vergogna e andrebbe cambiata subito nella prossima legislatura parlamentare la legge anti tortura in vigore dalla scorsa estate. Essa va a minare l’autorità delle forze dell’ordine che in ora possono finire sotto processo anche quando solamente intimano l’arresto. Un manifesto ideologico che non punisce nemmeno i veri comportamenti di tortura ma che ribalta la realtà facendo diventare i poliziotti delinquenti e i delinquenti vittime”.

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Elezioni, Gambarini (FI): “Abbassare l’età della punibilità per combattere il fenomeno delle baby gang”

“E’ tempo di affrontare seriamente e con decisione il problema delle baby gang. Come? Approvando una legge che abbassi l’età dalla quale si può essere perseguiti penalmente e puniti. Purtroppo abbiamo a che fare troppo spesso con piccoli delinquenti in erba che, forti del fatto che non possono essere puniti per la loro giovane età, pensano di poter fare ciò che vogliono. E’ un problema che affrontato con forza per evitare che la nostra società degeneri. L’unico modo per farlo è abbassare l’età della punibilità. L’univo Governo che può farsi carico di tale iniziativa legislativa è un Governo di centrodestra. Tutta la mia solidarietà va ai due poliziotti aggrediti. Servono pene esemplari e certe per chi aggredisce pubblici ufficiali che altro non fanno che fare il loro lavoro per garantire la nostra sicurezza e la nostra tranquillità. Compito di chi governa è quello di mettere la forze dell’ordine nelle condizioni di svolgere al meglio il loro importante compito”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio plurinominale di Piacenza Parma Reggio Emilia.