Rissa in piazza per lo scudetto del Napoli, individuati e perquisiti 15 “Boys”

SMA MODENA
lombatti_mar24

La Polizia di Stato di Parma al termine di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, ha eseguito 15 perquisizioni a carico di altrettanti giovani (tra cui un minorenne), gravemente indiziati dei reati di rissa, lesioni aggravate, tentata violenza privata aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, in concorso tra loro.

I fatti risalgono allo scorso 23 maggio quando, termine del campionato di serie A, che ha visto assegnare il titolo di campione d’Italia al Napoli, un consistente numero di tifosi partenopei si sono ritrovati in piazza Garibaldi a Parma, per festeggiare la vittoria della squadra, fino a tarda sera.

Nella componente più intransigente della tifoseria del Parma, i festeggiamenti hanno evidentemente generato un forte risentimento, data a rivalità, tanto che nel corso dei festeggiamenti, improvvisamente, un gruppo di circa 20 30 giovani completamente vestiti di nero, con il volto travisato, si sono presentati in piazza Garibaldi e hanno cominciato ad aggredire fisicamente i tifosi partenopei.

Impugnando cinghie e bastoni, sedie, bottiglie di vetro, cartelli stradali e bidoni trovati in strada hanno minacciato e con violenza aggredito i tifosi della squadra del Napoli, scagliandogli addosso e colpendoli, proferendo frasi quali: “terrone di merda, questa non è casa tua, vai a festeggiare a casa tua”, attingendo anche persone minorenni.

SI sono creati attimi di confusione e di panico, da cui ha avuto poi origine una rissa tra le opposte tifoserie cominciata in piazza Garibaldi per proseguire in via Farini, rissa interrotta solo dall’intervento delle forze dell’ordine, allertate tempestivamente.

ll’arrivo delle forze dell’ordine, infatti, i tifosi parmigiani si sono dileguati, disperdendosi nelle vie limitrofe.

I poliziotti della Digos e dell’Upgsp hanno ascoltato i testimoni presenti sul posto e acquisito le immagini registrate sia dalle telecamere del Comune, che quelle degli esercizi pubblici nelle adiacenze ai luoghi interessati ai fatti.

L’attività investigativa della Digos ha consentito di individuare 15 tifosi del Parma – appartenenti ai “Boys – quali autori dell’aggressione.

La Procura della Repubblica ordinaria e quella per i minorenni hanno quindi disposto, nei confronti degli indagati, la perquisizione personale e quella domiciliare, e nei confronti di alcuni maggiorenni- la perquisizione informatica degli strumenti tecnologici in uso. L’obiettivo era di acquisire elementi a riscontro dell’impianto accusatorio fin qui emerso, con particolare riferimento all’abbigliamento indossato dagli indagati al momento dei fatti, nonché ai rapporti tra loro intercorrenti e alla organizzazione dell’aggressione contestata.

La perquisizione è stata dunque eseguita in data odierna dal personale Digos della Questura di Parma, in collaborazione con le Digos di Bologna, Cremona, Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.

A tutti gli indagati – dei quali due sottoposti già a Daspo – è stato notificato l’avvio del procedimento per il provvedimento di Daspo fuori contesto.