La storia del Ducato di Parma e Piacenza si concluse , dopo 314 anni, il 9 giugno 1859, quando sul trono c’era un bambino di quasi undici anni, Roberto I di Borbone – Parma, figlio di Carlo III, morto il 27 marzo 1854 in seguito ad un attentato di matrice mazziniana in pieno centro a Parma e di Luisa Maria di Borbone Francia, duchessa reggente in nome del figlio.
Quel giorno, era in corso, dalla fine di aprile, la seconda guerra d’indipendenza; dopo la sconfitta austriaca a Magenta da parte delle truppe franco – piemontesi, la duchessa reggente abbandonò definitamente il Ducato, dopo aver provveduto un mese prima a mettere al sicuro a Mantova i due figli maschi, Roberto ed Enrico. Ciò segnò l’inizio del processo di annessione di Parma e Piacenza al Regno Sardo – piemontese, poi Regno d’Italia. Le truppe ducali, asseragliate nella cittadella, furono convinte dai loro ufficiali a lasciare la città per raggiungere Mantova, dove si sciolsero.
Il Ducato fondato nel 1545, retto dai Farnese, dai Borbone (con Filippo, nel 1748, ebbe inizio il ramo dei Borbone – Parma) Maria Luigia e di nuovo dai Borbone, cessò di esistere come Stato indipendente; Parma da capitale si trovò ad essere una semplice sede di prefettura.
Questo bambino, ultimo sovrano di Parma, cosa fece da grande , fino alla sua morte avvenuta nel 1907?
Che ruolo ebbero i suoi ventiquattro figli nel contesto europeo?
Roberto dispose di un ingente patrimonio, ereditato soprattutto da parte di madre, con residenze in Svizzera, Francia, Austria e la tenuta di Pianore di Camaiore in provincia di Lucca; poteva permettersi di viaggiare su un treno speciale con la sua numerosa famiglia.
Nel 1869 sposò Maria Pia di Borbone Due Sicilie, sua cugina, con essa ebbe dodici figli; Maria Pia morì alla dodicesima gravidanza, nel 1882; nove figli nacquero affetti da malattie psichiche dovute da endogamia, causata da rapporti di parentela tra i genitori. Una delle figlie Maria Luisa (1870 – 1898) andò in sposa al re (zar) di Bulgaria Ferdinando I.
Dopo due anni di vedovanza, nel 1884, Roberto convolò a nozze con Maria Antonia di Braganza, figlia di Michele I, re del Portogallo, da essa ebbe altri dodici figli, alcuni, anche grazie ai matrimoni reali celebrati, furono dei personaggi di grande rilievo nella storia europea del XX secolo.
Zita (1892 – 1989) sposò Carlo d’Asburgo che, nel 1916, fu l’ultimo imperatore di Austria – Ungheria, dal loro matrimonio nacquero otto figli; Zita, affrontò dopo il 1918 ,con il marito, l’esilio. Nel 2009 fu promossa una causa di beatificazione per la sovrana; il marito Carlo è stato dichiarato beato nel 2004, da papa Giovanni Paolo II, per i suoi tentativi di porre fine alla guerra.
Due fratelli dell’imperatrice Zita, Sisto e Saverio, quindi anch’essi della dinastia Borbone – Parma, durante la prima guerra mondiale combatterono sul fronte opposto nelle forze armate belghe.
Il legame di parentela trasversale tra i due schieramenti della guerra fu il contesto in cui maturò quello che è passato alla storia come “Affare Sisto”, cioè un tentativo attuato dal febbraio all’aprile del 1917 dall’ imperatore Carlo di giungere ad una pace separata con Francia e Gran Bretagna attraverso la mediazione di suo cognato il principe Sisto. Le trattative segrete non andarono in porto anzi l’imperatore austriaco dovette pubblicamente negare l’iniziativa, anche per non compromettere i rapporti con l’alleata Germania.
Un altro figlio dell’ultimo duca di Parma, Felice (1893 – 1970) sposò Carlotta di Lussemburgo e i suoi discendenti regnano ancora sul Granducato, uno degli Stati fondatori della Unione Europea.
Roberto I di Parma non fu solo un prolifico genitore, nel 1874 partecipò con il grado di colonnello alla cosiddetta “guerra carlista” per la successione al trono di Spagna, di cui alcuni suoi figli rimasero a lungo pretendenti.
Da questa breve disamina si può osservare che il duca di Parma, allora bambino, che chiuse la storia trisecolare del Ducato, non incise certo nei suoi cinque anni (1854 – 1859) di formale titolarità dello Stato, perché la responsabilità di governo fu della madre Luisa Maria come reggente, ma si può affermare che la sua numerosa discendenza, ebbe grande rilievo nella storia europea del XX secolo. Parma con i figli del suo ultimo duca è entrata nelle corti d’Europa.
Stefano Gelati

			        