“Oggi la partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati delle imprese non è più solo un principio costituzionale da invocare ma una leva strategica per la competitività del sistema Italia”.
È il messaggio forte arrivato dal convegno “Partecipazione e democrazia economica: attuare la legge sulla partecipazione nelle imprese”, organizzato da Cisl Parma Piacenza al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme.
L’appuntamento ha visto dialogare sindacato, imprese ed esponenti parlamentari, con l’obiettivo di dare finalmente piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione, trasformando la partecipazione da eccezione a regola di buona gestione aziendale.
Ad aprire i lavori, i saluti della segretaria generale aggiunta Angela Calò, seguiti dall’intervento del segretario generale Michele Vaghini, che ha sottolineato come la via della partecipazione sia in grado di unire produttività, benessere organizzativo e una più equa condivisione del valore prodotto.
“Coinvolgere i lavoratori – ha ricordato Vaghini – non è una concessione, ma un investimento sul senso di responsabilità e di appartenenza che si traduce in innovazione e crescita”.
All’iniziativa hanno preso parte anche il segretario generale regionale Filippo Pieri, l’onorevole Walter Rizzetto e la parlamentare Gaetana Russo, che hanno confermato l’impegno politico per dare piena operatività alla nuova legge.
Il direttore del Centro studi Cisl, Marco Lai, ha illustrato i contenuti della norma: 15 articoli che prevedono incentivi fiscali (fino a 5.000 euro di utili distribuiti ai lavoratori), nuove forme di coinvolgimento gestionale e organizzativo, e soprattutto il diritto a 10 ore annue di formazione per i rappresentanti dei lavoratori.
“La partecipazione è parte del Dna della Cisl – ha spiegato Lai – e sarà resa concreta attraverso la contrattazione collettiva e la formazione dei delegati”.
Spazio poi al confronto con il mondo produttivo. Cesare Azzali, direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, ha richiamato la necessità di bilanciare la partecipazione con l’autonomia imprenditoriale, ma ha definito la legge “un’occasione importante” per rinnovare i rapporti tra azienda e lavoratori.
Dal fronte cooperativo, Barbara Carpena (Confcooperative) e Alberto Araldi (Legacoop) hanno ricordato come il coinvolgimento dei soci-lavoratori sia da sempre parte integrante del modello cooperativo, anche nelle realtà locali.
A tirare le fila del confronto, il segretario confederale nazionale Andrea Cuccello, che ha ricordato come la legge sia stata sostenuta da una raccolta di oltre 400.000 firme promossa dalla Cisl. “I benefici sono chiari – ha detto – più produttività, salari migliori, sicurezza, attrattività dei talenti. Ora tocca applicarla”.
Per la Cisl di Parma e Piacenza, la partita è appena iniziata: il territorio vuole giocare un ruolo da protagonista nel trasformare la partecipazione dei lavoratori in una prassi consolidata, capace di rafforzare non solo le aziende, ma l’intero tessuto economico e sociale locale.
