La sera del 1° ottobre, i Carabinieri della Stazione di Sissa Trecasali sono intervenuti a San Secondo Parmense per sedare una violenta lite, scaturita dall’aggressione di una donna in stato di forte agitazione nei confronti di un cittadino straniero, intervenuto per proteggere la bicicletta del figlio.
L’episodio ha avuto inizio all’esterno di un bar del centro, dove la donna, in evidente alterazione psicofisica, stava arrecando disturbo e mostrando comportamenti aggressivi. Secondo quanto ricostruito, avrebbe danneggiato la bicicletta di un minore, spingendo il padre a intervenire. Da lì è scoppiata una lite, alimentata da probabili rancori pregressi e aggravata dal comportamento incontrollato della donna.
In pochi istanti la situazione è degenerata: da un confronto verbale si è passati a veri e propri atti di violenza. La donna ha preso a colpire la bicicletta, trascinandola a terra e smontandone la sella. In preda a un raptus, ha afferrato la sella e l’ha lanciata contro l’uomo, usandola come un’arma impropria.
Alcuni presenti hanno subito allertato la Centrale Operativa di Fidenza, che ha inviato una pattuglia della Stazione di Sissa Trecasali. All’arrivo dei militari, la donna non ha mostrato alcun segno di ravvedimento, tentando nuovamente di aggredire lo straniero e di scagliargli contro la bicicletta.
I Carabinieri si sono immediatamente frapposti per proteggere la vittima, ma sono stati anch’essi aggrediti: la donna li ha insultati, minacciati e si è rifiutata di fornire le proprie generalità. Nonostante i numerosi tentativi di calmarla, ha continuato a opporre resistenza, cercando di colpire ancora lo straniero e arrivando a spintonare i militari nel tentativo di fuggire.
A quel punto, i Carabinieri sono stati costretti a bloccarla, ponendo fine alla sua furia. La donna è stata identificata: si tratta di una 40enne di origine straniera, residente nella provincia, già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali e amministrativi, tra cui reati contro il patrimonio, contro la persona, porto abusivo di armi e ubriachezza molesta.
Le indagini avviate immediatamente dai militari si sono rivelate complesse, ma fondamentali per ricostruire in modo preciso la cronologia degli eventi. Grazie alle testimonianze degli avventori e della vittima, ritenute attendibili e coerenti, è stato possibile ricostruire l’intera sequenza dei fatti, dalla lite iniziale fino all’arrivo della pattuglia.
Al termine delle verifiche e sulla base di elementi probatori solidi, la 40enne è stata accompagnata in caserma e dichiarata in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di firma presso una caserma dei Carabinieri di Parma.