
La rissa arrivata agli onori della cronaca nei giorni scorsi non è che l’escalation di tensioni e vandalismi che ormai da due anni i cittadini di San Secondo subiscono e a nostro parere non va letta come un episodio isolato ma come l’ennesimo fatto che dimostra che il disagio giovanile in paese sta aumentando e purtroppo nell’ultimo anno si è anche organizzato.
Ogni settimana riceviamo lamentele e leggiamo sui social di corse in motorino in pieno pomeriggio a tutta velocità per la via principale del paese incuranti delle auto parcheggiate e dei pedoni che circolano, bivacchi sulle scale delle scuole elementari e della casa della salute di cui il mattino dopo troviamo i resti di vomito, bottiglie, lattine, cibo e altro; di notte davanti alla casa della salute è stata bruciata una bicicletta, vetri rotti alle auto parcheggiate nei pressi della scuola elementare, vandalismi agli edifici pubblici.
I cittadini sono esasperati dal comportamento e dall’atteggiamento di questo gruppo di adolescenti che sprezzanti della convivenza civile abusano degli spazi pubblici e quando un adulto prova a fargli notare che non è così che ci si comporta vengono sbeffeggiati e presi a male parole.
Aspettando la resurrezione di Lenin, la Pasqua bolscevica (di Andrea Marsiletti)
E’ arrivato il momento che l’Amministrazione comunale si occupi della questione, non basta chiamare le forze dell’ordine per segnalare un reato o presidiare un luogo, bisogna mettere in campo azioni congiunte tra Amministrazione, Servizio Sociale, Asl, Scuola e forze dell’ordine per prevenire e monitorare.
Fino al 2021 sul territorio era presente un progetto di Educativa di Strada che riusciva a dialogare con gli adolescenti e veicolava la loro creatività integrandola con il vivere civile, era presente un’associazione di genitori che organizzava un doposcuola che integrava le diverse realtà famigliari. Sono servizi che i cittadini non vedono ma che sono molto utili per allentare le tensioni sociali. Tutto questo non esiste più da due anni e certo non aiuta che i servizi ricreativi (vedi scuola calcio) del paese siano diminuiti.
Considerato che i primi episodi allarmanti si sono verificati due anni fa, abbiamo presentato un’interrogazione agli Assessori del sociale e della sicurezza, in cui chiediamo di rispondere in Consiglio comunale, se in questi anni sono stati avviati progetti a contrasto del disagio giovanile e di integrazione sociale per gli adolescenti, se si ci illustrino quali sono perché ad oggi non sembrano funzionare.
Lista civica Daniele Montagna