Il Coordinamento delle Nove Associazioni di Quartiere esprime “forte stupore e rammarico” per le dichiarazioni del sindaco Michele Guerra riguardo all’iniziativa “Sant’Ilario dei quartieri”, in programma il prossimo 12 gennaio. Secondo i promotori, il tono “scomposto e ingiustificatamente veemente” utilizzato dal primo cittadino nel criticare l’evento rappresenta un segnale preoccupante nel rapporto tra l’amministrazione e le realtà civiche che operano sul territorio”.
“Siamo rimasti colpiti dal modo in cui il sindaco ha scelto di attaccare una semplice iniziativa di partecipazione, costruita dal basso e con finalità inclusive – si legge nella nota del Coordinamento –. Una reazione che non fa altro che confermare una percezione che purtroppo abbiamo da tempo: questa amministrazione sembra allergica al confronto con le realtà dei quartieri, quelle stesse realtà che ogni giorno si battono per rendere Parma una città più vivibile e più coesa”. Le associazioni ricordano come il loro lavoro quotidiano sia da anni orientato all’ascolto dei residenti e alla cura degli spazi comuni. “Non ci stupiamo più di tanto della risposta del sindaco – continua il comunicato –. La sensazione di essere trascurati la viviamo quotidianamente: basta guardare come vengano sistematicamente ignorate segnalazioni su problemi molto concreti, dal tema della sicurezza a quello del decoro urbano, fino alla manutenzione delle aree verdi e alla gestione degli spazi pubblici”.
Secondo il Coordinamento, il distacco dell’amministrazione dai territori starebbe generando “una frattura sempre più evidente” tra istituzioni e cittadini. Le associazioni dichiarano di aver scelto di organizzare “Sant’Ilario dei quartieri” proprio per provare a ricucire quel rapporto, creando un momento di festa, riflessione e partecipazione attiva, aperto a tutti e non connotato politicamente. “Nel nostro piccolo cerchiamo di invertire la tendenza – spiegano –. L’iniziativa del 12 gennaio vuole dare spazio alle energie positive delle comunità, offrire un’occasione di dialogo e valorizzare le competenze che ogni giorno i volontari mettono a disposizione della città. Ci saremmo aspettati che il Comune accogliesse questo sforzo con attenzione e, magari, con un minimo di supporto istituzionale. Invece ci siamo trovati di fronte a un attacco che riteniamo immotivato e ingeneroso”.
Nonostante le polemiche, le associazioni ribadiscono la loro disponibilità al confronto e alla collaborazione. “Continueremo a lavorare nei quartieri con spirito costruttivo, perché crediamo che la partecipazione civica sia un patrimonio da difendere. Il nostro impegno è e resta rivolto esclusivamente al bene della città. Auspichiamo che l’amministrazione voglia considerare queste energie non come un problema, ma come una risorsa da valorizzare”.Il Coordinamento conclude rinnovando l’invito a cittadini e istituzioni a partecipare all’appuntamento del 12 gennaio, “un’occasione per dimostrare che Parma è una comunità viva, attenta e capace di unirsi anche quando le opinioni divergono”.


