Servizio idrico, PD: “Da valutare la gestione attraverso un sistema pubblico”

SMA MODENA
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Manuel Marsico, consigliere comunale Pd Parma

L’acqua è un bene comune, come ha sancito anche il referendum del 2011. La gestione dell’acqua è una questione fondamentale per i cittadini di tutta la provincia in termini economici e ambientali. Considerato il fatto che il 31 dicembre 2027 cesseranno le attuali gestioni del servizio idrico, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato una mozione per chiedere alla Giunta uno studio di fattibilità rispetto alle ipotesi di assegnazione del servizio idrico.

“Ritenuto – si legge nella mozione – che per la gestione di un servizio inerente un bene comune essenziale come l’acqua sia da valutare la gestione attraverso un sistema pubblico, maggiormente attento ai diritti, alle necessità e ai bisogno della collettività”.

Le procedure sono complesse e, anche se la scadenza non è prossima, i Comuni devono iniziare a organizzarsi.

“Per le nuove generazioni sottolinea Manuel Marsico, primo firmatario – dobbiamo fare due cose: preservare l’ambiente e garantire il controllo pubblico sui beni essenziali. Immaginare il futuro dell’acqua in provincia significa rispondere a queste due esigenze, di chi è giovane oggi e di chi lo sarà domani, auspicando maggiori investimenti alla luce di una governance chiara”.

“Apprezzo e appoggio l’iniziativa del gruppo del Partito Democratico – commenta il vicesindaco Lorenzo Lavagetto -, che evidenzia l’importanza del diritto fondamentale per i cittadini di fruire nelle migliori condizioni possibili di questo servizio e del controllo pubblico per un bene essenziale come l’acqua”.

“Evidenzio l’importanza delle aziende che attualmente gestiscono il servizio idrico in provincia e che devono continuare a garantire l’utilizzo pubblico dell’acqua – aggiunge il segretario provinciale del Pd, Nicola Bernardi -. Questo documento può essere condiviso e utilizzato in tutti i consigli comunali della provincia per sollecitare discussioni e azioni a favore di soluzioni conformi al risultato del referendum”.