
“L’esecuzione dello sfratto del Leoncavallo a Milano conferma e rafforza la nuova stagione del rispetto della legalità senza eccezioni. Simbolo nazionale delle “okkupazioni” abusive, nato dalla riconversione dei vecchi arnesi del movimento estremista della sinistra, riadattato ai tempi e alla logica dell’affarismo, il Leoncavallo è stato da oltre 30 anni fabbrica di odio e contrapposizione sociale.”
Lo scrive la parlamentare di FdI Gaetana Russo. “Ancor più grave del profitto politico, che viene tratto alimentando vecchi rancori e raccontando menzogne, è il profitto economico che viene sottaciuto, oltre al danno per lo Stato, che come in questo caso si è trovato persino a sborsare cifre milionarie ai legittimi proprietari, vittime degli “espropri proletari”. Dietro queste situazioni – e di situazioni “oblique” ne abbiamo avute anche a Parma, con i locali destinati ad Art Lab, prontamente denunciate da FdI in consiglio comunale e in Regione – si nasconde spesso un sistema economico dall’entità ignota, tra affitti, eventi, corsi, somministrazioni di vario genere.., tutto con una gestione economica o autorizzazioni a volte fumose.
† E se la Chiesa fosse spazzata via? (di Andrea Marsiletti)
Le attività di centri sociali come il Leoncavallo rappresentano un mondo parallelo, quasi enclave extra territoriali, ignorate dalle amministrazioni di sinistra che fondano parte del loro consenso sulla loro regolarizzazione, sull’acquisto a spese dei cittadini degli immobili occupati e consegna gratuita degli stessi agli occupanti. Un meccanismo infernale, che ha generato un sistema clientelare. Ma in uno Stato di diritto nessuno può appropriarsi di spazi pubblici o privati con la forza.
Da quando è in carica il governo Meloni la musica è cambiata, sono stati sgomberati circa 4mila immobili occupati, in danno dei soggetti più deboli. Un’altra storia nuova si aggiunge all’obiettivo di normalizzazione dell’Italia, secondo i principi del buon senso. E’ un segnale forte che dimostra che per Fratelli d’Italia e per questo governo la legalità non è più negoziabile”.