
Oggi una riunione fiume tra il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e i sindaci emiliani-romagnoli. Dall’incontro è comunque uscito un risultato: un passo indietro e ritiro del il blocco per i motori diesel euro 4.
In compenso, viene portato da quattro a tre giorni il limite degli sforamenti in seguito ai quali far scattare le misure di blocco del traffico di emergenza (compresi gli euro 4). Saranno inoltre aumentate le domeniche ecologiche. La Regione si impegna poi a mettere sul piatto cinque milioni di euro dal 2019 per incentivi ai privati per cambiare l’auto, oltre all’eco bonus gia’ previsto per i mezzi commerciali, con la richiesta al Governo di stanziarne altrettanti per raddoppiare la cifra.
È questo dunque l’esito dell’incontro tra Regione e Comuni finito dopo sette ore di discussione, comunicato al termine dal governatore Bonaccini. (dire)
Subito 5 milioni di euro per la rottamazione delle auto dei privati, dopo il bando con gli ecobonus fino a 10mila euro per i veicoli commerciali, con la richiesta al Governo che ne metta altrettanti e contribuire così concretamente alla lotta allo smog; il rafforzamento delle domeniche ecologiche, definite nelle modalità dai singoli Comuni, e il potenziamento delle misure emergenziali, adottate in caso di sforamento dei limiti di polveri sottili, con il blocco della circolazione dei veicoli, diesel euro 4 compresi, che scatterà prima e per un periodo definito rispetto all’anno passato (nelle prossime ore il provvedimento verrà messo a punto nei dettagli tecnici). Un quadro nel quale viene tolto il divieto generalizzato alla circolazione per gli stessi diesel euro 4. Sono le decisioni prese nella riunione con i 30 Comuni che aderiscono al Piano aria integrato regionale 2018-2020 che si è svolta oggi in Regione a una settimana dall’entrata in vigore in Emilia-Romagna delle misure previste nel Pair, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e all’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo.
“Abbiamo fatto il punto insieme e ascoltato la richiesta dei sindaci di intervenire là dove necessario rispetto a un Piano aria adottato nel 2017 con l’accordo di tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Assemblea legislativa regionale- afferma il presidente Bonaccini-. Si è partiti da un dato, e cioè che le altre Regioni non ci stanno, in particolare rispetto al divieto di circolazione dei diesel euro 4, misura che comunque entrerà in vigore anche in Piemonte, Lombardia e Veneto nel 2020, quando tutti andremo nella stessa direzione con l’obiettivo di avere città dove si respira e si vive meglio, perché la salute è un punto imprescindibile e la sua tutela un dovere di chi amministra. Oggi, quindi, come Regione abbiamo deciso di stanziare subito 5 milioni di euro per la rottamazione dei veicoli dei privati cittadini e chiederemo al Governo di fare altrettanto, così come fece l’esecutivo precedente per gli ecobonus destinati alla rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti, e questo per favorire il ricambio del parco circolante da qui all’entrata in vigore di misure strutturali comuni a tutte le regioni del Bacino padano. Inoltre, dopo aver ascoltato i territori e d’accordo con la stragrande maggioranza dei sindaci dei 30 Comuni firmatari il Piano, togliamo il divieto di circolazione per i diesel euro 4 rafforzando sia gli interventi emergenziali, che scatteranno prima rispetto all’anno passato, compresi blocchi fino agli stessi euro 4, e potenzieremo le domeniche ecologiche”.
“Che sia chiaro: non torniamo indietro. Non c’è nessuna intenzione di allentare la presa sulla salute e l’ambiente. Anzi- prosegue Bonaccini- mettiamo sul piatto misure più robuste per incentivare le persone a cambiare l’auto che inquina troppo e per informare meglio sulla necessità di adottare comportamenti diversi per difendere la propria salute e quella delle persone più fragili, a partire dai bambini, che viene messa a rischio dalla diffusione delle polveri sottili. E proprio per questo, insieme ai sindaci, abbiamo chiesto ai tecnici di studiare già nelle prossime misure più restrittive in caso di sforamento dei livelli di smog nelle città, oltre appunto a domeniche ecologiche straordinarie. In una situazione, quella in cui l’Emilia-Romagna rischiava di muoversi da sola e in maniera isolata, abbiamo raccolto le osservazioni dei cittadini e del mondo del lavoro e, lo ripeto, ascoltato i territori attraverso i sindaci, rilanciando il nostro impegno per la lotta all’inquinamento, sulla quale chiediamo al Governo di darci una mano vera, concreta”.
Le misure in vigore dal 1^ ottobre
Restano invariate le altre misure per migliorare la qualità dell’aria con il blocco alla circolazione nei Comuni che hanno sottoscritto il Pair 2020 degli autoveicoli veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche e si estendono alle altre domeniche in caso di superamento per più di 4 giorni dei livelli di pm10 nell’aria.
Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell’Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti – in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell’Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) – e gli 11 centri dell’agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente all’accordo. Altri comuni anche di altre province l’hanno chiesto.
L’attuazione delle misure del Pair 2020 è affidata all’adozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale “Liberiamo l’aria” (www.liberiamolaria.it) saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore. Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).
Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”.
Il divieto si applica però solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio.
Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc.
Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
EURO 4: OCCHI, MARCIA INDIETRO REGIONE, VITTORIA DI LEGA E CITTADINI
La marcia indietro della Regione sul blocco degli Euro 4, ancor prima di una vittoria della Lega che si è mobilitata a livello comunale, regionale e ministeriale per dare voce ai cittadini, è una vittoria del buonsenso contro l’irragionevolezza di una certa politica.
Ma è anche una sconfitta della Regione e del PD che si sono dimostrati ancora una volta distanti dalla vita vera delle persone, per poi fare marcia indietro per paura di perdere il consenso in vista delle elezioni del prossimo anno.
La mobilitazione della Lega ha palesato questi intenti è quindi festeggiamo la vittoria nostra e dei cittadini.
La Regione Emilia-Romagna ha dimostrato scarsa capacità di analisi, di programmazione e di coerenza.
Ha costretto migliaia di famiglie e lavoratori che avevano preso sul serio il suo provvedimento a spendere migliaia di euro non previsti per cambiare l’auto.
Oggi che sappiamo che non era un provvedimento “serio”, cosa faranno Regione e Comune con chi ha cambiato l’auto?
Potrebbero iniziare a chiedere scusa e a concedere gli incentivi promessi almeno per rientrare di parte di quanto già speso.
E a chi in Giunta e in Consiglio comunale ha fatto fuoco e fiamme per difendere questo provvedimento irragionevole, accusando chi vi si opponeva di qualsiasi nefandezza e populismo, chiediamo di avere più rispetto per i parmigiani, magari smettendo di impartire lezioncine di moralità a cittadini e opposizione, per poi cambiare i cartelli dopo 1 settimana proprio in coincidenza con la modifica del provvedimento regionale.
Emiliano Occhi
Capogruppo in consiglio comunale e segretario provinciale Lega Parma
Gambarini (FI): “La revoca del blocco dei diesel Euro4 è una vittoria del cittadini”
“Accogliamo con piacere il dietrofront della Regione sul blocco dei motori diesel Euro 4. Si trattava di un provvedimento iniquo che avrebbe messo in difficoltà tantissime persone. Si tratta di una vittoria dei cittadini, che hanno fatto sentire la loro voce, e anche (ma di gran lunga meno importante) di tutti coloro che si sono spesi per dare più forza a tutti i parmigiani e gli emiliani penalizzati dall’ingiusta decisione della Regione, subito sposata dal più grande fan di Bonaccini e del Pd, cioè il sindaco di Parma Pizzarotti. Mi auguro che ora Regione e Comune si dedichino a politiche ambientali serie investendo sul trasporto pubblico per migliorare e incentivarne l’utilizzo”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia, dopo la revoca del blocco dei diesel euro 4 decisa dalla Regione Emilia Romagna.
FRATELLI D’ITALIA aveva promosso una raccolta firme in opposizione ad un divieto inaccettabile che andava a vessare soprattutto le famiglie di ceto medio-basso, ORA LO STOP È STATO REVOCATO.
Pensarci prima?? Che si pensi prima ad incentivi e servizi pubblici adeguati e poi ai divieti.
Direttivo FDI Parma città
REVOCA BLOCCO EURO 4. RAINIERI (LEGA): “HA VINTO IL BUON SENSO DELLA LEGA E PERSO L’ESTREMISMO DI PIZZAROTTI”
“Ha vinto il buon senso della Lega e perso l’ipocrisia estremista degli amministratori come Pizzarotti”. Cosi il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri ha commentato l’esito della riunione svoltasi in Regione che ha portato alla revoca del divieto di circolazione dei diesel euro 4.
“Purtroppo c’è voluta una settimana di pesanti disagi a tantissimi cittadini per far cambiare idea alla Giunta regionale – ha quindi aggiunto il Consigliere regionale leghista – Se il Presidente Bonaccini e l’Assessore Gazzolo avessero dato da subito retta alla Lega che diceva di allinearsi alle alle altre Regioni padane che vietano fino agli euro 3, invece che a Pizzarotti ed alla sua illusione di far recuperare consensi tra gli ambientalisti alla futura coalizione tra PD e il suo partitello, sarebbe stato sicuramente meglio. Chissà se questo clamoroso dietrofront non inclini qualcosa nella storia d’amore tra Bonaccini e Pizzarotti. E comunque non saranno rose e non fioriranno”.