Spose bambine, Cavandoli (Lega): “L’immigrazione ha portato nuovi reati contro donne su cui Sinistra tace”

SMA MODENA

In Italia c’è una violenza di genere di cui molti presunti “paladini delle donne” non parlano perché non è “politicamente corretto”: ogni anno circa 2.000 bambine, che nascono e vivono nelle nostre città, a partire dai 5 anni, vengono cedute come spose dalle loro famiglie in cambio di soldi. Una tratta contro cui, nessuno fa nulla.

Le nozze avvengono in paesi come Pakistan, India, Bangladesh, Albania o Turchia, perché in Italia i matrimoni con minori sono vietati. Per la legge islamica invece la bambina è maggiorenne a 9 anni.

“L’immigrazione di massa da paesi dove sono in vigore leggi tribali o la sharia islamica ha portato nuove forme di violazione dei diritti delle donne su cui la Sinistra tace in nome di un mal compreso Multiculturalismo. A violazioni gravissime come segregazione domestica, divieto di guidare, obbligo del velo, si aggiungono reati finora da noi del tutto sconosciuti come le mutilazioni genitali femminili e la compravendita di bambine a scopo di matrimonio di cui non si sente mai parlare”, spiega Laura Cavandoli (Lega) candidata del Centrodestra nel Collegio Uninominale di Parma e Bassa parmense.

“La Lega – aggiunge l’avvocato leghista – ha presentato un Disegno di Legge che introduce il reato di costrizione al matrimonio o all’unione civile e quello di induzione al viaggio finalizzato al matrimonio che è bloccato in Senato per decisione del Governo Pd. Con la Lega al Governo, dopo il 4 marzo, diventerà Legge”.

“Anche a Parma si può fare qualcosa – conclude Cavandoli -: chiedo al sindaco di istituire un osservatorio per valutare se anche nel nostro territorio esistono situazioni di questo tipo, prevenirle o intervenire tempestivamente”.