La Polizia di Stato di Parma ha tratto in arresto un cittadino italiano di 44 anni, gravemente indiziato dei reati di tentato furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Nel primo pomeriggio del 23 agosto 2025, durante un normale controllo del territorio, una pattuglia delle Volanti ha notato un’autovettura regolarmente posteggiata con lo sportello del guidatore aperto. Una coppia si è avvicinata al veicolo e, accorgendosi della portiera aperta, ha visto un uomo rovistare all’interno dell’abitacolo. Il malvivente, sorpreso, è uscito rapidamente dall’auto dal lato passeggero e ha provato a fuggire.
Gli agenti hanno immediatamente riconosciuto l’uomo e, assieme al testimone, lo hanno inseguito riuscendo a fermarlo poco dopo.
Da un primo controllo, effettuato anche con la coppia citata, è emerso che la serratura della portiera lato guida presentava chiari segni di effrazione, probabilmente provocati con un cacciavite, che è stato rinvenuto in possesso del fermato. Nell’abitacolo erano visibili segni di rovistamento. Tuttavia, l’uomo non aveva asportato nulla, probabilmente interrotto nell’azione.
L’arrestato è stato sottoposto a perquisizione personale, iniziata sul posto e conclusa presso gli uffici della Questura, dove è stato accompagnato per fotosegnalamento e agli altri adempimenti di rito. Durante la perquisizione è stato trovato un cacciavite a croce, posto immediatamente sotto sequestro. Durante le fasi finali della perquisizione, il 44enne si è mostrato poco collaborativo ed aggressivo, tentando di fuggire dall’ufficio. Gli agenti lo hanno prontamente fermato, ma lui ha opposto resistenza, dimenandosi e rendendo difficoltoso il contenimento.
Nel corso della colluttazione un agente ha riportato lesioni guaribili in 15 giorni, mentre l’arrestato ha riportato lievi escoriazioni.
Al termine delle formalità di rito, l’arresto è stato convalidato. Il 44enne è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima. È stato inoltre denunciato in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
In data odierna, durante l’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la traduzione in carcere presso la casa circondariale di Parma.

