In un’interrogazione al Consiglio Comunale Maria Federica Ubaldi, capogruppo di Civiltà Parmigiana e promotrice del progetto “ChiAma Parma” ha richiamato le azioni dell’amministrazione e del sindaco nell’ambito della sanità. “Lo scorso maggio il sindaco ha dichiarato che il tema più rilevante dell’agenda è quello della sanità, dove si registra una crisi senza precedenti.
Alla luce di questo e della situazione che abbiamo sottolineato anche nei giorni scorsi, abbiamo chiesto al primo cittadino, anche nella sua veste di presidente della Commissione territoriale socio sanitaria, cosa intenda fare per garantire che le politiche sanitarie territoriali siano coerenti con i bisogni dei cittadini”, afferma la consigliera comunale.
“Ad oggi – prosegue Maria Federica Ubaldi – quasi il 9% dei cittadini in Emilia Romagna rinuncia alle cure causa le lunghe liste attesa, a volte addirittura bloccate, e le difficoltà economiche. Inoltre, si registra il fallimento dei Cau che comporta solo un investimento di risorse, non essendo stato in grado di ridurre il carico di accessi ai pronto soccorso e un processo di unificazione tra Ausl e Azienda Ospedaliera che va a rilento e che non coinvolge gli operatori”.
Tra le criticità rilevate anche le difficoltà economiche, dove il disavanzo di 378 Milioni del 2024 si prevede verrà ampiamente superato nel 2025 e l’emergenza relativa al personale medico ed infermieristico in forte deficit.
“Al sindaco chiediamo di far valere maggiormente il suo ruolo a tutela della salute dei suoi cittadini. Abbiamo proposto l’attivazione di uno Sportello Unico per la Salute, che renda più diretto il rapporto tra cittadini e sistema sanitario: un primo passo per fornire informazioni e raccogliere segnalazioni utili al miglioramento dei servizi. Inoltre – conclude Ubaldi – abbiamo chiesto all’amministrazione se ha previsto un aumento dei fondi per potenziare i servizi di dimissioni protette e post ricovero e se con quali strumenti prevede di incentivare la presenza di personale sanitario in città, anche con un prezzo calmierato degli affitti”.
