Vanolli (Pd): “Nel 2016 la maggioranza bocciò uno studio di fattibilità sulla AV proposto dal Gruppo Pd. Nel 2020 lo abbiamo fatto approvare”

SMA MODENA
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Michele Vanolli, segretario cittadino del Pd di Parma

“Nella cartina, pubblicata qualche tempo fa dal sole 24 ore, si vede come le province d’Italia con la più alta crescita del PIL siano quelle meglio collegate all’alta velocità. Ecco perché il dibattito che si è aperto in queste settimane sul tema della nuova fermata alta velocità a Baganzola è particolarmente importante per il nostro territorio. Occorre partire da un dato di fatto difficilmente contestabile: l’attuale offerta dell’alta velocità nella nostra città non è soddisfacente per l’importanza del territorio.”

Lo scrive su Facebook Michele Vanolli, segretario cittadino del Pd di Parma: “Nel 2016, l’allora gruppo consigliare del PD, propose uno studio di fattibilità per una nuova stazione AV a Baganzola, ma venne respinto dalla maggioranza. Nel 2020, il nuovo gruppo consigliare PD ci ha riprovato con maggiore fortuna: approvato quasi all’unanimità.

Adesso che questa strada è stata intrapresa, occorre perseguirla con determinazione, avviando il prima possibile lo studio di fattibilità della nuova stazione.

Contemporaneamente (cioè subito), occorre utilizzare a pieno l’interconnessione già presente nella stazione cittadina di Parma. Questo consentirebbe fin da subito di far fermare nella nostra città alcuni dei treni che giornalmente percorrono la linea Milano Roma.

Nei giorni scorsi, a Reggio Emilia si sono sollevate preoccupazioni per la nuova stazione, ma l’alta velocità di Parma non deve essere vista come un danno alla provincia limitrofa, bensì come un complemento della stazione mediopadana, per fare si che tutto questo territorio, nel suo complesso sia sempre più competitivo e interconnesso.

Tutti i vari piani – nessuno escluso – delle numerose task force arrivate dalle istituzioni in questo periodo, concordano nel ritenere prioritario e strategico per il paese il rafforzamento dell’alta velocità.

Si tratta di un treno (appunto!) che il territorio non può permettersi di perdere.”