
Il 29enne prima di tentare la scalata aveva già arraffato vari oggetti all’interno di un’auto in sosta sotto il condominio.
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 29enne di origini straniere, residente in provincia, ritenuto, al termine delle indagini, il presunto responsabile di ricettazione e violazione di domicilio.
Tutto è iniziato alle 04:00 del 14 luglio, quando un militare dell’Arma, residente nella zona di Via Venezia, è stato svegliato dall’allarme del suo appartamento. Dopo aver verificato che il sensore esterno aveva attivato l’allarme, ha notato, attraverso la tenda, un uomo incappucciato che, alla vista del militare scoperto, si è calato dal balcone e si è diretto nel giardino sottostante.
Il militare ha immediatamente contattato il 112 e segnalato il tentativo di intrusione in corso. Una pattuglia della Sezione Radiomobile, che si trovava nelle vicinanze, è intervenuta prontamente. Grazie all’aiuto di un collega che ha aperto il cancello carraio, i militari hanno individuato lo sconosciuto, che nel tentativo di eludere il controllo si era accovacciato sulla rampa che scende nelle autorimesse, e lo hanno fermato.
L’uomo, un 29enne di cittadinanza italiana ma con origini straniere, si è mostrato molto nervoso e insofferente al controllo. Durante le verifiche, è stato trovato in possesso di diverse chiavi, telecomandi e di una borsa contenente oggettistica accessoria per automobili, tra cui un compressore alimentato a 12 V e attrezzature specifiche per la pulizia delle auto. La presenza di questi oggetti ha immediatamente sollevato sospetti sulla provenienza del materiale, soprattutto perché uno dei telecomandi risultava essere quello che apriva la porta carraia del condominio.
Le indagini approfondite hanno permesso di ricostruire l’origine della merce: tutto il materiale era stato asportato da un’auto parcheggiata proprio sotto il condominio. Il veicolo, intestato a un 50enne residente in zona e già noto alle forze dell’ordine, è stato subito verificato e il proprietario ha sporto regolare denuncia per il furto, così come il militare per la violazione del domicilio.
La refurtiva è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario. Al termine delle indagini e dopo aver raccolto tutti i riscontri necessari, il 29enne, già gravato da precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
È importante sottolineare che, allo stato, l’indagato è solamente un sospettato di reato e la sua posizione sarà valutata dall’Autorità giudiziaria nel corso dell’intero procedimento. La condanna definitiva potrà essere pronunciata solo al termine di un processo e nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.