
Avviare e accelerare le opere di messa in sicurezza idraulica, in particolare la realizzazione delle casse di espansione, in tutto il territorio emiliano-romagnolo. Pietro Vignali (Fratelli d’Italia) ha presentato un’interpellanza per evidenziare che “delle 25 casse di espansione annunciate solo 11 sono completate e 14 sono in attesa di progettazione o presentano lavori eseguiti parzialmente” e che “ammontano a 345milioni di euro i fondi a disposizione della Regione Emilia-Romagna per terminare le principali casse di espansione”.
Entrando nel dettaglio Vignali ha elencato tutti gli interventi ritenuti prioritari: la cassa di espansione del torrente Baganza (Parma), la diga di Vetto (Reggio Emilia), l’ampliamento e adeguamento della cassa di espansione del fiume Secchia (Rubiera, Campogalliano), il collaudo della cassa d’espansione di San Cesario (Modena) e il consolidamento dell’argine del Panaro, rotto già diverse volte, che porta il fiume verso le casse di espansione, il completamento della cassa di espansione delle piene in località Budrie, San Giovanni in Persiceto (Bologna), la realizzazione di opere di completamento necessarie alla funzionalità idraulica della cassa di espansione del torrente Navile a Bentivoglio (Bologna)”.
E ancora, prosegue l’elenco: “Opere di completamento della cassa di laminazione delle piene del torrente Lavino in località Rivabella e realizzazione di area di espansione e miglioramento dell’officiosità del torrente Ghironda a Ponte Ronca (Zola Predosa, Bologna), le casse espansione Torrente Idice (Bologna), la cassa di espansione del Santerno Imola (Bologna), la cassa d’espansione di Bagnetto, Castello d’Argile (Bologna)”.
Per quanto riguarda i territori romagnoli, Vignali segnala come prioritari: “Il completamento delle casse di laminazione del Torrente Senio con opere di regolazione idraulica Riolo Terme (Ravenna) e realizzazione delle casse di espansione nei comuni di Brisighella, Faenza e Riolo Terme (Ravenna), completamento delle casse del fiume Savio a monte di Cesena, messa in sicurezza idraulica, con opere di laminazione a monte della via Emilia sul torrente Rigossa in località Longiano (Forlì-Cesena), realizzazione di una cassa di espansione nel torrente Ventena per la messa in sicurezza del centro storico di San Giovanni in Marignano (Rimini), realizzazione di un condotto di intercettazione dei contributi di origine meteorica provenienti dal torrente Ausa a monte di Rimini per alleggerire idraulicamente il tratto urbano e separare un consistente contributo di acque bianche.
“Nell’alluvione del maggio 2023 -ha ricordato il consigliere- non hanno retto alcuni invasi: la cassa di espansione del Samoggia, in provincia di Bologna, ha raccolto quasi 3 milioni di metri cubi raggiungendo il livello massimo; il bacino di espansione del parco Golfera, a Lugo è tracimato così come a Castel Bolognese e Solarolo (Ravenna) ci sono stati ingenti danni e la cassa di espansione nel canale dei Molini ha raccolto 150mila metri cubi di acqua; analoga situazione, sempre nel ravvenate, a Bagnacavallo con la cassa di espansione del canale Redino; le due casse di espansione costruite lungo il corso del fiume Montone non sono state sufficienti a salvare la città di Forlì, così come quella sul torrente Pisciatello esondato a Cesena”.