“Oggi a Parma, abbiamo il dato di natalità più basso degli ultimi 20 anni, il sistema del welfare non regge, i nuclei più numerosi sono in difficoltà. Per questo occorrono politiche che valorizzino il ruolo delle donne, vero perno su cui si regge il sistema delle famiglie e di tutta la società e prevenire la discriminazione economica”, così Pietro Vignali, candidato civico alla carica di sindaco di Parma, intervenuto in mattinata al convegno ‘Donna protagonista della città’, organizzato dall’associazione ‘Parma è Donna’, con Andreana Bassanetti, presidente dell’associazione, Chiara Mantovani, medico e consigliere nazionale di Scienza & Vita, Monsignor James Schianchi, assistente Ucid (Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti e Alfredo Caltabiano, presidente Associazione Nazionale Famiglie Numerose Emilia-Romagna.
“Oggi – ha aggiunto Vignali – Parma è al 60° posto nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle donne. Per invertire questa tendenza occorre ridurre il gap salariale e occupazionale tra uomo e donna, con misure per l’imprenditoria femminile e investendo sui servizi flessibili e domiciliari per conciliare il proprio ruolo in famiglia con la vita sociale, lavorativa e culturale, senza alcuna rinuncia. Bisogna aiutare le famiglie reintroducendo sistemi fiscali come il “Quoziente Parma”, ampliando gli orari di apertura degli asili investendo su nuovi asili aziendali e sul ruolo delle educatrici familiari, per esempio rifinanziando le Tagesmutter e investendo sul progetto ‘Primo anno con mamma e papà”.
Alfredo Caltabiano ha ribadito l’importanza del “Quoziente familiare”: “Oggi avere un figlio è la seconda causa di povertà in Italia, dopo la perdita del lavoro. Questa piaga però non è avvertita e di conseguenza non è affrontata. Grazie al lavoro fatto da Pietro Vignali, Parma è stata la prima città a muoversi per ovviare a questo problema. Il Quoziente Parma è stata una vera rivoluzione: l’anno zero delle politiche familiari, poi seguito e ancora in vigore in tanti altri comuni. Ora andrebbe ripristinato”.
Andreana Bassanetti, ha spiegato: “La donna riveste un ruolo fondamentale all’interno della società. La nostra città, di conseguenza, dovrebbe porre al centro la figura femminile facendone una assoluta priorità. Siamo convinte che le donne possano esprimere e attuare tutto ciò di cui la città del futuro ha bisogno”.
Chiara Mantovani ha detto: “Donna è maturità e vita. Accogliere la vita è il modo di rendere il mondo un luogo bello dove vivere. Occorre pensare e costruire una città a misura di donna e di mamma, incentivando le politiche di solidarietà e socialità”.
Monsignor James Schianchi ha sottolineato che, da un punto di vista cristiano, l’identità “comporta la partecipazione alla vita sociale, perché l’essere cittadino è la prima vocazione. Come cittadini, uomini e donne cristiane devono ricercare due prerogative: la coerenza della fede e la competenza, due aspetti che al giorno d’oggi troppo spesso vengono a mancare”.