Il futuro energetico di Parma e del suo territorio passa attraverso una sfida cruciale: accelerare sulla strada delle rinnovabili senza sacrificare biodiversità, paesaggio e vocazioni agricole. Dopo settimane di dibattito acceso e discussioni anche nei Consigli Comunali, il Wwf Parma ha diffuso una presa di posizione per ribadire la necessità di un approccio equilibrato e partecipato, lontano dalle polemiche da social network.
Secondo l’associazione, il rischio oggi è che i progetti vengano calati dall’alto, con enti locali ridotti a semplici passacarte, invece di farsi promotori di processi trasparenti e condivisi. “Il paesaggio non è un semplice sfondo, ma un bene comune che tiene insieme ambiente, storia e cultura – sottolinea il Wwf –. La vera minaccia non sono i campi fotovoltaici o gli impianti eolici, ma i signori del fossile e la loro rete di complicità”.
Il Wwf indica con chiarezza alcune linee guida: in pianura priorità al fotovoltaico su tetti, aree dismesse e terreni degradati, senza però escludere impianti agrifotovoltaici integrati con le colture, utili anche per garantire reddito agli agricoltori. In montagna, l’eolico può avere un ruolo importante, ma solo con progetti di qualità che tengano conto della morfologia e della fragilità dei paesaggi appenninici.
Fondamentale, per l’associazione, è il coinvolgimento diretto delle comunità locali, chiamate a essere protagoniste e non spettatrici della transizione, anche attraverso la nascita e il sostegno alle comunità energetiche. “Le rinnovabili non sono un problema – conclude il Wwf Parma – ma la soluzione. La sfida è realizzarle in modo giusto, intelligente e rispettoso dei territori, così da trasformarle in un’opportunità di rigenerazione economica, sociale e ambientale”.