† La parabola delle foglie che si lasciano cadere [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)

di Andrea Marsiletti

TeoDailyIntroduzione e prologo del Vangelo (immaginario) secondo Andrea

Gesù disse ai discepoli: “Il Regno dei cieli è simile a un albero nel tempo d’autunno. Le sue foglie, che in primavera si sono aperte per sete di luce e in estate hanno goduto del sole, ora si staccano e cadono una dopo l’altra sulla terra, come chi restituisce con gratitudine ciò che ha ricevuto.

Il vento non le porta via per distruggerle, ma per seminare il silenzio. E il silenzio è la prima parola di Dio quando prepara una nuova creazione.

Beato l’uomo che non teme di perdere i suoi colori, perché il Padre li raccoglierà uno a uno e ne farà veste nuova. Chi accetta di spogliarsi entra nel mistero del Figlio, che si è svuotato di tutto per riempire ogni cosa del Padre.

Beato chi comprende che ogni caduta è un ritorno alla radice, e che la radice non muore mai, anche se non la si vede. La radice è come il cuore del mondo: nascosta, ma viva; invisibile, ma capace di sostenere tutto ciò che appare. Così è il Regno: non cresce dove gli uomini guardano, ma dove Dio custodisce il segreto.


IL VANGELO SECONDO ANDREA



Molti guardano l’autunno come una fine, ma io vi dico: esso è la verità dell’estate, perché solo ciò che sa cadere è veramente maturo. Chi vuole trattenere la vita, la perde; chi la lascia andare nel vento di Dio, la ritrova.

Quando il Figlio dell’uomo verrà per la seconda volta, troverà la terra come un grande albero spogliato che attende la promessa del germoglio. E allora il freddo sarà accolto come grembo, non come minaccia. Perché nel cuore del gelo il Padre nasconde il primo respiro della primavera.”

E i discepoli rimasero in silenzio ad ascoltare il vento che soffiava tra gli ulivi e pareva che ogni foglia fosse una preghiera che tornava a Dio.

Andrea Marsiletti

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