È partita con il tutto esaurito la nuova rassegna “Paesaggi in movimento: Cinema d’Emilia-Romagna”, grande novità del Parma Film Festival 2025 che accende i riflettori su autori e storie nate e cresciute nel territorio. Un’apertura vivace, segnata da sale piene e da un entusiasmo che conferma il legame profondo tra Parma e il suo pubblico cinematografico.
Ad inaugurare la sezione sono stati tre registi legati alla regione: i parmigiani Fabrizio Marcheselli e Stefano Terenziani e il bolognese Lorenzo Pullega. Un trittico di opere molto diverse tra loro — dal poetico Le aspirazioni di Aria(nna) al percorso artistico raccontato ne Il cacciatore di frammenti, fino al viaggio tra realtà e immaginazione de L’oro del Reno, narrato da Neri Marcorè. Racconti personali e visioni d’autore che hanno mostrato una Emilia-Romagna capace di essere insieme concreta e misteriosa, contemporanea e primitiva.
La giornata inaugurale ha offerto anche un ricco carnet di appuntamenti: dal workshop universitario dedicato ai linguaggi del cinema alla presentazione del volume Storia del cibo nei media italiani. A chiudere, l’anteprima emozionante de Il sentiero azzurro di Gabriel Mascaro, accolto da un pubblico attento e colpito dalla potenza delle immagini del regista brasiliano.
Domani il Festival entra nel vivo con i primi corti finalisti del Premio Anna Mattioli al Cinema D’Azeglio e con gli omaggi al western di Sam Peckinpah. Spazio anche alla cultura cinematografica con la presentazione del volume Pasolini e il cinema di Gian Piero Brunetta. In serata, attesissima anteprima all’Astra con Monsieur Aznavour, ritratto intimo del grande chansonnier francese.
Gli appuntamenti del Parma Film Festival sono gratuiti e a ingresso libero fino ad esaurimento posti (salvo dove indicato diversamente e per le proiezioni a pagamento con prenotazione consigliata, maggiori informazioni su www.parmafilmfestival.it).

