Si è svolto oggi a Sorbolo Mezzani il secondo dibattito pubblico sul bacino del torrente Enza, durante il quale è stato presentato il documento di fattibilità delle alternative progettuali per l’invaso e le opere sinergiche. L’incontro ha visto la partecipazione di 74 persone, tra presenti in sala e collegati da remoto, e ha rappresentato un momento di confronto diretto tra istituzioni, tecnici e cittadini.
Andrea Pillon, coordinatore del dibattito pubblico, ha sottolineato l’importanza di garantire trasparenza e ascolto: «La presentazione del documento di fattibilità consente di entrare nel merito delle diverse opzioni progettuali, fornendo a cittadini e portatori di interesse elementi concreti di conoscenza».
Il commissario straordinario del Governo, Stefano Orlandini, ha evidenziato la necessità di un serbatoio montano sul torrente Enza per regolare i deflussi e laminare le piene, confermando l’ipotesi di Vetto come soluzione preferibile e annunciando l’avvio di una Conferenza dei Servizi preliminare per un confronto istituzionale continuo.
Il presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Lorenzo Catellani, ha definito l’incontro «fondamentale per ascoltare le istanze del territorio e costruire scelte condivise». La presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, Francesca Mantelli, ha ricordato il lungo percorso avviato nel 2017 e ha invitato cittadini e portatori d’interesse a contribuire propositivamente al dibattito.
L’iter proseguirà con quattro tavoli di lavoro online: l’8, 9, 14 e 20 gennaio 2026, dedicati rispettivamente ad associazioni agricole, ordini professionali, associazioni ambientaliste e istituzioni locali. La Relazione finale sarà presentata il 10 febbraio 2026 da Andrea Pillon.
Per informazioni su come partecipare al dibattito pubblico e visionare la relazione di progetto, visitare il sito web dedicato: www.dptorrenteenza.it
