Maestri (Pd): “Positivo l’impegno del Governo per il contrasto all’illegalità nel settore, ma nei confronti di Amazon serve una presa di posizione più netta”

SMA MODENA

“L’impegno del Ministero e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nell’ambito della campagna di vigilanza straordinaria finalizzata specificatamente al controllo delle attività nella logistica, che ha portato a riscontrare gravi forme di irregolarità nella costituzione e gestione dei rapporti di lavoro e nel rispetto degli obblighi fiscali e contributivi anche in conseguenza all’utilizzo delle cosiddette ‘cooperative spurie’, è positivo. Le frequenti proteste che in taluni casi sono sfociate in manifestazioni anche con ricadute sull’ordine pubblico, confermano le problematiche di un settore che vede la diffusa pratica degli appalti affidati al massimo ribasso, la mancata applicazione delle norme del CCNL e la massiccia presenza di lavoratori extracomunitari esposti a forme di ‘caporalato etnico’”.

A dichiararlo è la deputata Pd Patrizia Maestri, componente della Commissione Lavoro, e prima firmataria di un’interrogazione al Ministero del Lavoro a seguito dello sciopero indetto dai lavoratori Amazon di Castel San Giovanni e di numerosi siti europei in occasione del Black Friday lo scorso novembre.

“L’impegno per la definizione di linee guida condivise con gli operatori del settore e le organizzazioni sindacali, finalizzare al regolare svolgimento delle attività, nell’ambito del tavolo di confronto aperto al Ministero dello Sviluppo Economico, muove sicuramente nella giusta direzione ma rischia di non esser sufficiente per un settore che ha molti problemi” – ha spiegato Patrizia Maestri – “La manifestazione indetta dai lavoratori Amazon in occasione del Black Friday conferma che anche dove non si riscontrano problemi di ‘illegalità’ le condizioni contrattuali e di lavoro sono tutt’altro che ottimali a partire dall’organizzazione dei turni tanto dei dipendenti quanto dei lavoratori somministrati. Il richiamo formale che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha inviato ad al colosso della logistica e dell’e-commerce conferma che le rimostranze dei lavoratori in sciopero erano e sono più che fondate”.

“Ci troviamo purtroppo di fronte ad aziende multinazionali, ed Amazon ne è un perfetto esempio, che ritengono plausibile scaricare sui lavoratori e sul costo del lavoro la sfrenata competizione che connota il settore logistico e del commercio online. Occorre da parte del Governo ed in particolare degli organi ispettivi del Ministero del Lavoro la massima solerzia nel riscontrare e sanzionare ogni forma di illegalità ed impegnare queste aziende nel confronto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali per assicurare alla forza lavoro quei diritti che sono parte inalienabile delle conquiste ottenute dai lavoratori”.