Suicidi in carcere, Sandro Campanini (PD): “Si riveda la direttiva del DAP”

di UG

Il convegno di oggi “Non c’è più tempo” sul grave problema dei suicidi in carcere ha rappresentato un momento di conoscenza e confronto importante, di cui dobbiamo essere grati alla Camera penale di Parma.

Molte e puntuali le riflessioni sulle numerose problematiche ancora presenti nelle carceri italiane e anche in quello di Parma, ma un concreto segnale di speranza è venuto dall’aver appreso dalla Garante comunale della decisione, da parte del gruppo di detenuti di via Burla che l’aveva promossa, di interrompere la protesta pacifica iniziata alcuni giorni fa, grazie alla capacità di tutti i soggetti in campo di introdurre alcune soluzioni migliorative.

 

Aspettando la resurrezione di Lenin, la Pasqua bolscevica (di Andrea Marsiletti)

 

Molto c’è da fare, come hanno ricordato i diversi e autorevoli relatori e relatrici, per incrementare le misure di prevenzione dei tentativi suicidari e dei suicidi stessi. A questo proposito, sarebbe urgente una revisione della recente direttiva del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) che prevede, dal 1° aprile, la riduzione del 50% dei fondi per l’assistenza psicologica dei detenuti, riducendo i tempi di colloquio a meno di 20 minuti al mese per detenuto.

Sandro Campanini, capogruppo Pd Consiglio comunale Parma

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