
Oggi, 9 Maggio, è la Giornata dell’Europa che celebra la pace e l’unità in Europa.
La data segna l’anniversario della storica dichiarazione dove l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee.
La proposta di Schuman è considerata di fatto, l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione Europea.
Francesca De Benedetti, ci ricorda sul Domani Quotidiano, che le parole di Schuman restano valide e premonitrici: “Per salvaguardare la pace mondiale servono sforzi creativi proporzionati ai pericoli. Ma quanto saprà essere creativa l’Unione europea, e quanto profondamente sarà capace di riformarsi?”
Sempre oggi, 9 Maggio, ci sarà una solenne cerimonia conclusiva della “Conferenza sul futuro dell’Europa” le Assemblee delle Cittadine e dei Cittadini estratti a sorte che hanno presentato al Parlamento e alla Commissione 44mila contributi e il fatto che la gran parte siano sul tema della “democrazia europea” e sul “cambiamento climatico” è fortemente indicativo del sentimento e del sentire dei cittadini Europei.
L’Europarlamento sta pensando di rendere sistematici i cosiddetti “panel” tematici, le Assemblee delle Cittadine e dei Cittadini estratti a sorte, che possano creare permanentemente un binario parallelo alla democrazia rappresentativa e tutto questo, assieme al dato dell’astensione alle presidenziali francesi, dovrebbe in questa spenta campagna elettorale parmigiana, indicare una strada a chi ad una società aperta si ispira, a chi della politica del XXI secolo voglia farsi interprete.
Lo confermano le dichiarazioni giunte dai gruppi politici Europei alla presentazione dei risultati delle Assemblee dove ha visto le forze ecologiste e progressiste essere intenzionate a far valere gli esiti delle Assemblee delle Cittadine e dei Cittadini estratti a sorte mentre le due famiglie politiche della destra populista – Identità e democrazia i conservatori – cui appartengono Lega Nord e Fratelli d’Italia, una volta visti gli esiti della Conferenza hanno deciso di sconfessarla.
La partecipazione deliberativa delle Assemblee Cittadine potrebbe contribuire a risvegliare questa campagna elettorale parmigiana sottotono, campagna elettorale sempre più chiusa tra gli addetti ai lavori e sempre più distante dai cittadini che ne sono semplicemente disinteressati.
Per questo, spero che i candidati del centrosinistra si facciano davvero interpreti di un “progetto radicalmente nuovo” che non si traduca il loro progetto nelle bellissime proposte tecniche che abbiamo sentito in questi giorni ma che diventino coraggiosi interpreti dell’urgenza cui non possiamo più sottrarci: porre il cittadino al centro dei progetti della città coinvolgendolo in chiave deliberativa.
MarcoMaria Freddi
Radicale