
Il concerto di Brunori SAS del 22 luglio, uno dei pochi eventi nel calendario culturale estivo, è stato segnato da gravi problemi tecnici: blackout audio, difficoltà d’ascolto e gestione lenta dei malfunzionamenti hanno compromesso l’esperienza del pubblico, come ampiamente riportato anche sui social.
Ma il punto non è solo questo singolo episodio. È da tempo che assistiamo ad un impoverimento dell’offerta culturale e a una gestione sempre meno trasparente degli eventi cittadini. Un dato ormai sotto gli occhi di tutti: la quasi totalità della programmazione musicale di Parma sembra ruotare attorno a un unico soggetto organizzatore, Arci Caos, a cui sono sistematicamente affidati gli appuntamenti principali.
Una città come Parma – ricca di talenti, associazioni, competenze e sensibilità culturali – merita molto di più di un monopolio di fatto. È tempo di rivedere criteri e scelte, restituendo trasparenza, pluralità e qualità alla gestione degli eventi.
Chiediamo al Comune non solo di fare chiarezza su quanto accaduto, ma soprattutto di aprire un confronto pubblico sul futuro della cultura a Parma, i parmigiani meritano eventi all’altezza della storia e delle ambizioni di questa città.
Maria Federica Ubaldi – Capogruppo Civiltà Parmigiana