
Quando la pattuglia dei Carabinieri è arrivata sotto l’abitazione della coppia, ha trovato l’uomo intento a forzare la portiera dell’auto dove la compagna si era rifugiata per sfuggire all’ennesima aggressione. Solo grazie all’intervento di una seconda pattuglia giunta in rinforzo, i militari sono riusciti con difficoltà a bloccarlo e ad arrestarlo, nonostante l’uomo avesse assunto un comportamento violento e minaccioso anche nei confronti dei sanitari e degli stessi Carabinieri.
Nei giorni scorsi, i militari della Stazione di Langhirano, con il supporto dei colleghi di Traversetolo, hanno tratto in arresto un 52enne di origine straniera, ritenuto il presunto responsabile di maltrattamenti nei confronti della compagna convivente e di resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è scaturito da un tempestivo intervento dei Carabinieri, seguito dalla denuncia sporta dalla vittima, che ha permesso di avviare un’indagine accurata. L’uomo è stato successivamente tradotto presso il carcere di Parma.
L’episodio rappresenta l’epilogo di una drammatica escalation di violenza domestica, che aveva costretto la donna a vivere per anni in un clima di costante paura e oppressione. Le indagini hanno fatto emergere un quadro inquietante di soprusi e abusi reiterati nel tempo. Già in passato il 52enne era stato destinatario di misure cautelari per condotte violente e minacciose nei confronti della compagna, a seguito delle quali la donna aveva già sporto querela. Tali episodi avevano indotto il tribunale ad adottare provvedimenti restrittivi.
Nonostante ciò, al termine dell’efficacia della misura, la donna aveva scelto di perdonare il compagno, sperando in un cambiamento e in una riconciliazione. Ma la situazione, purtroppo, è nuovamente precipitata. Secondo la ricostruzione dei militari, nei giorni scorsi l’uomo si sarebbe reso protagonista di una nuova violenta aggressione.
Nella serata del 9 agosto, una pattuglia della Stazione di Traversetolo, impegnata in un servizio di controllo del territorio nella zona pedemontana, è intervenuta con prontezza presso l’abitazione della coppia in seguito alla chiamata disperata della donna. La vittima ha riferito al 112 di essere stata picchiata e minacciata per futili motivi legati alla vita di coppia, e di essersi riuscita a rifugiare in auto sotto casa, dove l’uomo stava tentando con violenza di forzare il veicolo per raggiungerla e colpirla ancora.
I militari, comprese immediatamente la gravità e l’urgenza della situazione, sono intervenuti sul posto e hanno trovato l’uomo, a torso nudo e in evidente stato di agitazione psicofisica, intento a colpire la portiera dell’auto con a bordo la compagna. Secondo quanto accertato, avrebbe anche minacciato i sanitari intervenuti, intimando loro di non avvicinarsi.
Vista la pericolosità della situazione, è intervenuta una seconda pattuglia della Stazione di Langhirano. I militari hanno inizialmente tentato di instaurare un dialogo per riportare l’uomo alla calma, ma il suo atteggiamento è ulteriormente degenerato nel momento in cui gli è stato chiesto di allontanarsi dal veicolo. In quel frangente, avrebbe aggredito fisicamente i Carabinieri, spingendoli con forza. A quel punto è stato bloccato e messo in sicurezza, consentendo così alla donna di uscire dall’auto e salire sull’ambulanza.
† Gesù incontra Maria Maddalena sulla riva del lago di Tiberiade [dal Vangelo secondo Andrea] (di Andrea Marsiletti)
Visibilmente scossa e con segni di ferite, la donna ha raccontato ai militari le violenze subite, ricevendo immediata assistenza sanitaria.
Grazie alla dettagliata ricostruzione dei fatti, supportata dalla denuncia della vittima e dalle testimonianze raccolte, e considerando lo stato di flagranza e l’indole violenta dell’uomo, il 52enne è stato dichiarato in stato di arresto e condotto in caserma, per poi essere trasferito nel carcere di Parma. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.
Si precisa che l’uomo è, allo stato attuale, solamente indagato, seppur con gravi indizi a suo carico. La sua posizione sarà oggetto di valutazione da parte dell’Autorità Giudiziaria lungo l’intero iter processuale, e potrà essere definita solo a seguito di un’eventuale sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza.