
06/03/2012
h.10.00
Ormai il Signor Ghiretti, preso dalla frenesia elettorale, sta dando un po’ i numeri (leggi).
Attacca Bernazzoli chiamandolo di sinistra e qua passi.
Ma chiamare Ubaldi di destra e veramente incredibile.
Ubaldi è un civico doc proveniente dalle macerie del centro-sinistra, che ha incoronato (complimenti…) sindaco il fallimentare Vignali, ed ora va a braccetto con l’UDC, con questo partito si è infatti presentato alle ultime elezioni politiche.
In poche parole lo potremmo definire un centrista doc, come appunto lo è Ghiretti, sono tutti e due della stessa pasta.
Di vera destra c’è solo La Destra punto e basta, che presenta Priamo Bocchi candidato sindaco.
Quindi il civico Ghiretti sarebbe opportuno che aggiornasse il suo linguaggio, se non altro per amore della verità e della correttezza.
Mario Bertoli
Segr. Prov. La Destra
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La discesa in campo dell’ex sindaco Ubaldi, tanto attesa, alla fine è stata ufficializzata.
Come parmigiano, prima ancora che come candidato sindaco, sono amareggiato e sgomento. Non tanto per il fatto che si candidi a decidere il futuro della città una figura che è in comune dal 1980 e che ha enormi responsabilità riguardo al triste e disgraziato passato.
E’ il disegno che emerge e trapela a due mesi dal voto che mi rattrista.
Non è un caso che la candidatura sia stata accompagnata dalla diffusione di un fantomatico sondaggio sulle intenzioni di voto che attribuisce a Bernazzoli il 37% e a Ubaldi il 35%. Come dire: parmigiani, mettetevi il cuore in pace, turatevi il naso se lo credete necessario, oppure andate al mare se sarà una bella giornata, ma se vorrete votare, scegliete tra questi due “giovinastri” che campano di politica da una vita.
Gli altri voti non servono, sarebbero sprecati: sappiamo quanto in passato il ricatto del voto utile (utile a chi?) abbia condizionato opinione pubblica ed esito elettorale. Il vecchio assetto di potere, la cricca dei soliti noti, i padrini della città, la “cupola” per usare un termine forte, ha già deciso il futuro sindaco di Parma.
Che sia Bernazzaldi o Ubazzoli, l’importante è che tutto cambi perché nulla cambi secondo la logica tipicamente gattopardesca e italiana. Beh, io da uomo, da parmigiano libero, mi ribello a questo disegno, a questa mediocre e ammuffita proposta politica che impone che i responsabili e i conniventi del recente disastro si candidino a decidere il futuro dei miei figli.
Mi ribello a chi pretende ancora di bloccare il rinnovamento per continuare lucrare rendite e profitti privati sulla pelle della collettività. Il 6 e 7 maggio mi auguro che i parmigiani sappiano scegliere con responsabilità, coraggio e libertà, rifiutando di infilare la testa nel giogo che i padrini locali vorrebbero imporgli ancora una volta attraverso l’imposizione delle solite, logore e vecchie facce.
Priamo Bocchi
candidato sindaco La Destra
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