C’è un tempo per… e un tempo per…c’è un tempo per ogni cosa.
C’è un tempo per piangere… le conseguenze di scelte sbagliate. Il cambiamento climatico si fa sentire, ma grazie ad una gestione del territorio che almeno in Emilia-Romagna ha fatto della cementificazione la sua bandiera i danni conseguenti li paghiamo cari sia in termini economici che di vite umane, come riporta il Prof. Paolo Pileri.
C’è un tempo per conoscere… secondo lo studio dell’AEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) l’aspettativa di vita dei bambini europei – e italiani ancor di più – si riduce sia in durata che in qualità per colpa dell’inquinamento, che diventa il principale rischio ambientale per la salute delle nuove generazioni. Sono 1200 ogni anno i minorenni che perdono la vita prematuramente a causa degli inquinanti che respirano.
C’è un tempo per confrontarsi e Parma lo ha fatto la scorsa settimana attraverso l’iniziativa della Green Week, il festival della Green Economy in cui il mondo industriale si è riunito per capire quale sia la migliore strada da percorrere per raggiungere il traguardo della sostenibilità e come ha detto il Presidente dell’Unione Industriali Gabriele Buia “Parma può diventare il cuore della Green Valley”.
† L’Ascensione in cielo di Gesù non è uno show, preannuncia la nostra comunione con Dio alla fine dei tempi (di Andrea Marsiletti)
E poi finalmente c’è un tempo per agire ed ecco che assurdamente tutti i passaggi precedenti si dissolvono, il meccanismo si inceppa e si continua ad insistere per attuare il progetto di allungamento della pista dell’aeroporto che racchiude l’esatto opposto di tutto quello che si dovrebbe fare.
L’allungamento della pista e la trasformazione in Cargo, infatti, necessitano della cementificazione di ettari ed ettari di terreno ora agricolo, creando grosse criticità relative all’invarianza idraulica di tutta la zona.
L’allungamento della pista dell’aeroporto è necessario per la sua trasformazione in Cargo e per far arrivare aerei molto più grandi e di conseguenza molto più pesanti che sverseranno enormi quantità di inquinanti proprio sulla città.
Un aeroporto Cargo traina un modello di sviluppo legato alla logistica che vede nella cementificazione del suolo per ulteriori capannoni e traffico le sue inevitabili conseguenze, a scapito di tutti i principi legati alla tutela della Food Valley.
Come possiamo diventare il cuore della Green Valley se il cuore della città sarà un aeroporto Cargo?
È arrivato, pertanto, il tempo per AGIRE CON COERENZA e quindi ritirare immediatamente il progetto di allungamento della pista del Verdi e spendere i soldi pubblici in opere che non rappresentino una fonte di danni alla salute e alla sicurezza dei cittadini.
Nocargoparma

