Bocchi (FdI): “Costi è un fantasma in Consiglio comunale, si dimetta”

di UG

Il 5 febbraio 2022 l’architetto Dario Costi, il professore universitario che “per mestiere e passione studia e progetta città”, annunciava la propria candidatura a sindaco di Parma con una paginata sulla Gazzetta di Parma.

“Ora è il momento di mettermi a disposizione della città” dichiarava nello spazio pubblicitario che occupava l’intera pagina 18 del giornale locale.

La scritta “Ora”, slogan scelto per la propria campagna elettorale, risaltava sulla fotografia di un paio di iconiche scarpe da ginnastica bianche. “Ora”, ad un anno e mezzo dall’insediamento del rinnovato consiglio comunale, è giunto il momento per il sottoscritto di togliersi qualche sassolino dalle scarpe (un po’ più sporche di fango e meno bianche delle sue). Lo faccio non tanto per dare sfogo ad un sentimento di dileggio, rivalsa o acrimonia, quanto per il rispetto che nutro per il mio ruolo di consigliere comunale, servizio che da un anno e mezzo sto cercando di svolgere con dedizione e impegno.

Ebbene, in questo anno e mezzo Dario Costi è sembrato essere un fantasma: poco presente nei consigli comunali, pochissimo nelle commissioni, zero tracce della sua attività consiliare (ben diverso invece il comportamento delle ottime consigliere Ubaldi e Brandini, elette in liste a suo sostegno ma che un minuto dopo il voto se ne sono dissociate).

 

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Non posso dimenticare poi un volgare post pubblicato a pochi giorni dalle elezioni dal suo pigmalione, Carlo Calenda, e che sarebbe stato passibile di denuncia per falso e diffamazione: “Il candidato di Fratelli d’Italia è quello che mostra il deretano in consiglio comunale, noi sosteniamo Dario Costi. Fate voi”. Bene facciamo noi, anzi, faccio io, caro Calenda. Faccio che “ora”, per usare lo slogan del nostro consigliere fantasma, chiedo pubblicamente le dimissioni del tuo pupillo, le stesse che ebbe la dignità di rassegnare Paolo Scarpa, l’altro illustre professore universitario che sconfisse Costi alle primarie del PD nel 2017.

Se il dozzinale e dequalificante ruolo di consigliere di minoranza non è conciliabile coi suoi numerosi, senza dubbio più prestigiosi, impegni accademici o lavorativi, Dario Costi dovrebbe dimettersi. Lascerebbe così il posto a qualcuno meno impegnato di lui a studiare e progettare città ma probabilmente più motivato nell’offrire il proprio modesto ma prezioso servizio alla comunità cittadina.

Priamo Bocchi
Capogruppo Fratelli d’Italia in consiglio comunale


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