Carenza aule nelle scuole superiori di Parma, Vignali: “Al Toschi fanno i turni”

di Andrea Marsiletti

“Non ci sono abbastanza aule per gli studenti delle superiori di Parma, specie al Toschi: Provincia e Regione hanno sbagliato la programmazione.” La notizia è stata diramata da Pietro Vignali che con una interrogazione alla Giunta regionale è tornato ad occuparsi del problema della carenza di spazi adeguati nelle scuole superiori della provincia di Parma dopo che lo scorso mese di marzo aveva già lanciato l’allarme a seguito dei riscontri delle domande di prescrizione per l’anno scolastico 2025/2026 ora in corso.

“Al Liceo artistico Toschi ci sono le rotazioni delle classi nella varie aule. Addirittura si tengono lezioni nei laboratori di pittura e grafica per materie diverse da quelle a cui sono dedicati quegli spazi – ha proseguito il capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – Fare lezioni in spazi palesemente inadeguati ovvero dover far attendere intere classi di ragazzi per poter utilizzare un’aula, senza che nel mentre possano svolgere alcun’altra attività scolastica, crea disagi e problemi organizzativi non da poco. Già a marzo avevo avvisato con una interrogazione alla Giunta regionale che ci potevano essere problemi a soddisfare questa necessità di maggiori spazi rispetto al precedente anno scolastico. Era infatti emerso chiaramente che la popolazione scolastica delle superiori sarebbe stata decisamente superiore rispetto all’anno scolastico precedente.

Mi è stato risposto dall’assessore regionale che non erano state rilevate criticità. Anche il Presidente della Provincia e le sue delegate all’edilizia scolastica ed alla programmazione della rete scolastica erano stati molto solerti nel replicare che era tutto sotto controllo perché avevano già trovato le soluzioni e che avrebbero risolto tutti i problemi con la loro programmazione. Per loro si trattava di attuare un modesto adeguamento per trovare solo 10 nuove classi. È evidente che il problema non è stato risolto, probabilmente perchè c’è stato un approccio un po’ superficiale rispetto all’esigenze da soddisfare. Ho quindi rivolto alla Giunta regionale una nuova interrogazione per chiedere il riscontro preciso di questo problema di spazi, quali sono state le cause dell’erronea programmazione in capo alla Provincia di Parma ed alla stessa Regione Emilia-Romagna e come intende risolvere il problema al più presto possibile.”

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Andrea Marsiletti