Bocchi (FdI): “Scongiurare la chiusura dell’aeroporto internazionale Giuseppe Verdi e tutelare i posti di lavoro”

Al centro dell'interrogazione in consiglio regionale, il futuro dell'aeroporto di Parma e dei suoi lavoratori

di Tatiana Cogo

La Giunta riferisca sull’esito delle interlocuzioni avute con i soci investitori interessati a partecipare al piano di rilancio dell’aeroporto di Parma e dica quali siano le azioni che intenda mettere in campo, al fine di evitare il fallimento di Sogeap, la chiusura dell’aeroporto di Parma e la perdita di posti di lavoro. A chiederlo, con un’interrogazione immediata in aula, è il consigliere di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi.

Ripercorrendo le vicende che hanno interessato la società di gestione, Bocchi evidenzia la richiesta della messa in liquidazione della Sogeap seguito della quale il tribunale di Parma ha concesso il termine del 27 novembre per rilanciare un piano di copertura delle perdite (che ammontano a circa 8 milioni di euro).

“Nell’aeroporto di Parma, considerando l’occupazione di tutto il personale dello scalo, diretto e dei servizi in appalto, sono impiegati circa 200 lavoratori”, afferma il consigliere, che sottolinea anche i contenuti del programma di mandato della Giunta nel quale “è individuato l’obiettivo di costruire un sistema regionale integrato per la gestione degli aeroporti in Emilia-Romagna e un nuovo piano strategico che adegui, in termini qualitativi, l’aeroporto di Bologna e sfrutti le potenzialità inespresse di crescita passeggeri di Forlì, Rimini e Parma”.

Altro aspetto su cui Bocchi si sofferma, riguarda il recente annuncio dell’assessora ai Trasporti, Irene Priolo, sull’iniziativa (allo studio della Regione), di eliminare la tassa di imbarco di 6,50 euro per gli aeroporti con meno di un milione di passeggeri. “Iniziativa che rappresenterebbe effettivamente un incentivo per le compagnie aeree a spostare voli sugli scali di Parma e di Forlì ma non costituirebbe un immediato sostegno per SoGeAP”, rileva Bocchi.

A rispondere in aula è stata l’assessora ai Trasporti Irene Priolo che ha ricordato come, da normativa nazionale, un ente pubblico non può sostenere finanziariamente società in difficoltà. “La Regione ha un altro compito, che proveremo ad assolvere già con la legge di bilancio – spiega Priolo -. E cioè quello di supportare il sistema aeroportuale regionale, per far sì che diventi maggiormente attrattivo per i passeggeri e fare in modo che gli stessi non guardino ad altri ambiti territoriali. Sono tutti temi che stiamo approfondendo, compresi quelli che riguardano la valorizzazione turistica dello scalo di Parma. In questo momento, la società aeroportuale sta lavorando per ricapitalizzare il proprio patrimonio e per capire come possa attrarre eventualmente nuove compagini societarie alla luce dei provvedimenti che la Regione metterà in campo. Alla società compete guardare a questa traiettoria che stiamo cercando di irrobustire”.

“Una risposta in parte attesa” è quanto afferma, nella sua replica, Priamo Bocchi che, sulla vicenda, resta critico. “Sappiamo che la Regione non può intervenire direttamente dal punto di vista finanziario – conclude -. Ma dopo mesi di interlocuzione ci saremmo aspettati un minimo di chiarezza. Crediamo che la Regione abbia tergiversato troppo, in attesa che il ‘cadavere’ di Sogeap passasse, prima di valutare cosa poter fare”.

Leggi anche:

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies

direttore responsabile

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies