In questi anni abbiamo chiesto in più occasioni al capogruppo di Fratelli d’ Italia Priamo Bocchi di esprimere chiare parole di condanna verso il regime e l’ideologia fascista ma il consigliere ha dichiarato che non lo avrebbe mai fatto, fino a difendere il raduno neofascista di Casa Pound nella nostra città.
Ora è accaduto un fatto ancora più grave: un ritrovo di giovani neofascisti al grido “viva il Duce” nella sede di Parma di Fratelli d’Italia, partito presente nelle istituzioni locali, regionali e nazionali, maggiore formazione politica del Governo, che esprime la Presidente del Consiglio.
Non è quindi più possibile nascondersi dietro un dito: ci aspettiamo da lui, dai parlamentari locali di FDI e da Meloni parole chiare ed inequivocabili di condanna e di radicale presa di distanza. Altrettanta chiarezza ci aspettiamo dagli alleati di FdI alle scorse elezioni amministrative, cioè Lega e Lista Vignali-Forza Italia.
Non ci può essere ambiguità né sottovalutazione, perché il fascismo è all’antitesi del nostro Statuto comunale. Il nome di Parma, città che coltiva ogni giorno i valori di libertà, rispetto e tolleranza, non può essere infangato dalla presenza di neofascisti, ancora peggio se nella sede di un partito presente in Consiglio comunale come FdI.”
Sandro Campanini – Capogruppo Partito Democratico in Consiglio comunale – Parma
