
20/02/2015
h.18.10
Abbiamo letto con interesse l’intervento del Sindaco sulla sicurezza nato a seguito dell’iniziativa da noi promossa in quartiere San Leonardo. Su questioni importanti come la sicurezza dei parmigiani non è certo il caso di fare polemica, ma vorremmo sottoporre al primo cittadino alcune proposte che a nostro modo di vedere potrebbero migliorare il controllo del territorio senza per questo andare a scomodare concetti “alti” come l’inadeguatezza delle leggi dello Stato.
Sono proposte che sono state abbozzate nel corso dell’assemblea che si è svolta al San Leonardo e che presto confluiranno in una mozione consiliare che ci auguriamo possa votare anche la maggioranza, nella convinzione che un tema delicato come questo debba vedere la politica schierarsi compatta a servizio dei cittadini.
1. Occorre dare nuovo slancio alla presenza dei vigili di quartiere. Il controllo del territorio deve essere reso effettivo anche attraverso un diverso coinvolgimento della Polizia Municipale, la quale deve rendere il più possibile efficace la presenza continuativa degli agenti lungo le vie del quartiere. Questo avrebbe tra l’altro l’effetto di “disturbare” chi svolge traffici illeciti agli angoli delle strade, cosa che ad oggi avviene impunemente e alla luce del sole.
2. Per fare questo occorre anche rivedere la posizione del Comune rispetto ai servizi di Auser. Non possiamo permetterci di impegnare gli organici già ridotti della Municipale per presidiare l’entrata e l’uscita degli studenti dalle scuole. I nostri agenti devono essere in strada, tra la gente, devono rendere tangibile la presenza delle istituzioni nei quartieri.
3. Il controllo del territorio non può cessare certo alle 20 di sera. Occorre istituire un turno notturno della Municipale che si interfacci con le pattuglie di Polizia e Carabinieri con il primo obiettivo di sgravarle dagli interventi per incidenti o infrazioni al codice della strada.
4. Tale iniziativa va presa, ovviamente, in stretto coordinamento con la Prefettura, la Questura di Parma e il Comando dei Carabinieri. Si deve realizzare insomma quel tavolo di coordinamento per la sicurezza che veda il Sindaco protagonista in prima persona di quel dialogo interforze che è presupposto necessario per qualsiasi attività di contrasto della criminalità che opera all’interno del quartiere.
5. Il Questore con un’ordinanza può, senza chiedere autorizzazione alcuna, predisporre di concerto con il Sindaco controlli approfonditi sulle abitazioni allo scopo di stabilire quante persone vivono in un dato appartamento, chi è il titolare del contratto di affitto, se tale contratto è in regola, se sussistono le condizioni di agibilità e così via.
6. Occorre dare nuovo impulso alla lotta contro il degrado, ripristinando l’accessibilità e la fruibilità dei parchi pubblici presenti nei quartiere. Stesso discorso per lo spazzamento e la pulizia delle strade, la cui frequenza deve evidentemente essere aumentata. Parma deve tornare ad essere una città pulita e curata, perché è nel degrado che prospera il malaffare e l’incuria.
Sono poche proposte che hanno però il merito di essere molto concrete ed immediatamente realizzabili. Partiamo da qui, partiamo da queste poche cose, mettiamole in pratica efficacemente e poi insieme potremo anche ragionare delle leggi dello Stato e degli ulteriori strumenti di cui avrebbe bisogno un Sindaco. Diversamente si rischia di fare un po’ di fumo e un po’ di filosofia spicciola sul disagio dei cittadini, una cosa che personalmente non ci vedrà mai partecipi.
Maria Teresa Guarnieri, Altra Politica
Franco Cattabiani, Civiltà Parmigiana
Roberto Ghiretti, Parma Unita
Giuseppe Pellacini, UDC