“Permessi a 5 stelle”

SMA MODENA
lombatti_mar24

22/11/2013
h.12.30


Che i fatti siano una cosa e le parole un’altra, soprattutto per il movimento cinque stelle, lo abbiamo purtroppo capito da tempo. Che l’amministrazione comunale di Parma stia abusando di questo vecchio anzi, vecchissimo modo di fare politica, è una realtà ormai consolidata dai fatti. Realtà che i giovani padani di Parma non sono più disposti a tollerare. Per questo, davanti all’ennesima dimostrazione di totale incapacità dell’amministrazione di gestire la città diciamo: basta!
L’ultima dimostrazione, solo in ordine di tempo, riguarda la decisione di chiudere una discoteca per la mancanza dei regolari e necessari permessi: benissimo. Perché lo stesso metro di giudizio non viene applicato per la moschea? Se le leggi ci sono, e ci sono, devono valere per tutti. La discoteca non ha i documenti in regola e viene chiusa: giusto. La moschea è abusiva, illegale e senza agibilità eppure va avanti come luogo di culto: non solo, ma è spesso sede di incontri pubblici o addirittura sede di presentazione di liste elettorali.
Ma addirittura il comune cosa fa? Offre alla comunità islamica la possibilità di realizzarne una nuova su un terreno regalato dal Comune. Ma ci prendiamo in giro? È un po’ come se, invece di avere chiuso la discoteca in attesa che questa regolarizzasse la sua posizione, il Comune avesse immediatamente avviato i lavori per costruirne una nuova… No, non si amministra così una città.
Ma è mai possibile che in un momento come questo l’amministrazione comunale non abbia altro a cui pensare e non sappia come investire i soldi dei cittadini che costruendo una moschea?
In questo modo il comune sta creando un precedente e ci risulta che la discoteca abbia ignorato l’ordinanza ed abbia tenuto aperto per tutto lo scorso fine settimana. Evidentemente chi semina vento, raccoglie tempesta!
Quale serietà dimostra una amministrazione che permette tutto questo?
I giovani padani di Parma hanno ben chiaro un concetto che sfugge al Comune: prima la legalità e prima la nostra gente. Per questo non siamo più disposti ad accettare che il Comune prenda decisioni fregandosene delle istanze dei cittadini.

Giovani Padani Parma