
Prosegue anche quest’anno il laboratorio di Teatro Educazione per giovani che Ermo Colle aps realizza con il contributo di Regione Emilia Romagna, Fondazione Cariparma, Comitato Territoriale Iren di Parma, in collaborazione con Asp Azienda sociale Sud-Est e Cooperativa Connessioni.
Condotto da Adriano Engelbrecht e Simona Delbono, il laboratorio, che si svolge con cadenza settimanale sino a giugno, alla Casetta degli Alpini di Langhirano e in luoghi all’aperto (boschi, greto del torrente, sentieri), si rivolge a giovani dagli 11 ai 18 anni ed è finalizzato alla promozione del loro benessere personale e sociale attraverso la pratica teatrale. Un progetto dalla natura inclusiva in quanto la maggior parte dei ragazzi è seguita dai Servizi sociali dell’Azienda Sociale Sud Est della Provincia di Parma.
Il percorso intende rimettere insieme Teatro, Educazione e Ambiente per andare alla ricerca di quel sapere “sapienziale” che si può cogliere solo attraverso la sperimentazione.
Sarà approfondito il tema delle eco-emozioni, quei sentimenti che si generano dal riconoscimento della nostra identità ecologica, intesa come il modo attraverso cui ciascuno di noi percepisce sé stesso in relazione alla natura. L’obiettivo principale del laboratorio è quello di integrare, grazie al mezzo teatrale, le esperienze cognitive, emotive e psico-motorie che nascono dalla conoscenza e percezione dell’ambiente in cui si opera.
Il mistero della natura, come quello della poesia e dell’arte, si può indagare solo attraverso una pratica di educazione teatrale intesa come processo di acquisizione di un agire consapevole ed etico per condividere collettivamente le questioni che riguardano il nostro vivere e la consapevolezza di trovare alternative possibili ai disorientamenti del quotidiano.
L’ambiente naturale diventa spazio della rappresentazione, in cui sperimentare, attraverso il teatro, per riscoprire le sintonie tra il paesaggio esterno e quello interiore. L’essere immersi in un teatro naturale dà libero sfogo all’immaginazione e alla percezione sensoriale; l’assenza di confini netti tra attori e spettatori elimina la limitazione fisica del palcoscenico e si trasforma in uno spazio di gioco teatrale condiviso.
Al termine del percorso laboratoriale, nel mese di giugno, sarà realizzata un’azione performativa, aperta al pubblico, immersa nell’ambiente esterno in cui i ragazzi lavoreranno.