“Blocco del traffico: un po’ di chiarezza”

SMA MODENA

01/12/2012
h.18.00

Dispiace leggere che Ascom Confcommercio non ha approfondito la notizia del blocco del traffico di domenica, non voluto dall’amministrazione comunale, ma imposto dalla regione Emilia Romagna. L’assessore all’ambiente Gabriele Folli ha spiegato – anche ai commercianti presenti giovedì scorso sotto i portici del Grano – quali sono le problematiche di salubrità dell’aria a Parma. Durante la manifestazione è intervenuto anche l’assessore al Commercio Cristiano Casa per cercare di spiegare i provvedimenti che il Comune sta cercando di prendere per ovviare alle difficoltà dei commercianti in questo periodo. Di fronte ai blocchi del traffico l’amministrazione ha istituito biglietti giornalieri per l’uso dei mezzi pubblici al prezzo di 1.20 euro e incentivato il car sharing.
Ad Ascom chiediamo però di aiutarci nel risolvere la situazione, partendo dagli spunti del nostro programma elettorale per trovare delle soluzioni, non per fare critiche che – dopo una manifestazione che è stata ascoltata da tutti gli assessori e dal sindaco poco meno di 72 ore fa – suonano come sterile polemica. Se ci sono sette giorni di sforamenti consecutivi delle pm10 il blocco del traffico è imposto da Errani, non da Pizzarotti. Noi vorremmo trovare un modo per far si che la gente si rechi in centro storico per acquistare prodotti, soprattutto in questo periodo natalizio. L’amministrazione sta mettendo in campo tutte le risorse disponibili per far passare ai parmigiani un buon Natale, nonostante le casse siano piene solo di debiti.
Per trovare però le soluzioni migliori vorremmo che oltre alle 750 firme contro i blocchi del traffico, arrivino 750 proposte per ovviare al problema. Dire che i blocchi sono inutili non riduce le pm10 nell’aria. Incentivare all’uso dei mezzi pubblici, usare i parcheggi scambiatori, incentivare il car sharing forse è più utile. Ma esistono sicuramente anche altre proposte che possono aiutare a migliorare l’afflusso in centro storico dei parmigiani nonostante i blocchi.
E siamo come sempre disponibili ad ascoltare tutti.

I consiglieri M5S
Stefano Fornari e Patrizia Ageno

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Parma Malata 10
La battaglia contro lo smog deve essere di tutti

La morsa dell’inquinamento è sempre più stretta ed ogni anno la nostra città eccelle in Italia per la pessima qualità della sua aria.
L’ambiente è in stretta correlazione con la salute, peggiora l’ambiente, peggiora la salute dei cittadini.
Anche il recente rapporto Ecosistema Urbano, realizzato da Legambiente con la collaborazione scientifica di Ambiente Italia, ci restituisce un quadro allarmante della situazione.
Limiti di biossido di azoto sfiorati, dati sul Pm10 da incubo, come in tutta la penisola, peggioramento dell’inquinamento da ozono, dove Parma è nella top-ten delle città che hanno addirittura triplicato il numero di giorni limite per gli sforamenti.
La mobilità è evidentemente uno dei fattori che influenzano maggiormente il livello di inquinamento.
E la coppia motorizzazione privata in aumento e trasporto pubblico in diminuzione creano una trappola micidiale per i nostri polmoni. Nei mesi freddi poi l’accensione delle caldaie non fa che creare ulteriore emissioni che si sommano a quelle delle marmitte.
I valori finali della classifica di Legambiente, che hanno collocato Parma in alto, non fanno certo emergere la grave situazione in cui la città versa nell’ambito ambientale.
Parma è 27a su 39 città medie per il biossido di azoto.
Parma è 31a su 39 città medie per le Pm 10.
Parma è 34a su 36 città medie per l’ozono.
Industrie con emissioni imponenti, traffico veicolare privato, la forte emissione dovuta al passaggio dell’autostrada, le caldaie domestiche e aziendali, la particolare conformazione fisica del territorio della pianura padana che tende al fenomeno dell’inversione termica che schiaccia al suolo gli strati di aria e ne impedisce il ricambio, che sposterebbe la massa inquinante altrove.
Lo stato di fatto lo abbiamo davanti da anni, anzi ce lo respiriamo letteralmente.
Non senza conseguenze.
Perché all’aumentare delle polveri sottili aumentano le patologie respiratorie e cardio-vascolari, i ricoveri per episodi acuti di asma, bronchiti, infezioni respiratorie.
Intervenire è urgente.
Dobbiamo risolvere l’assurdo binomio lavoro-salute, che a Taranto ha prodotto tragedie, dobbiamo modificare radicalmente la mobilità urbana per eliminare parti importanti delle cause di inquinamento.
Abbiamo perso troppo tempo, prodotto veicoli estremamente inquinanti e scarsamente efficienti.
Dentro le città bisogna spostarsi con i mezzi pubblici, favorendo la fruizione attraverso servizi capillari, puntuali, efficienti anche sotto il punto di vista ambientale.
La salute deve venire prima di ogni altro.
Ben vengano allora provvedimenti che vanno in questa direzione.
Ben vengano le chiusure al traffico.
Certamente il commercio sta soffrendo come tutti i comparti economici.
Ma il male viene da lontano.
Un’assurda proliferazione dei centri commerciali senza avere una corrispondente crescita di domanda, eccessivi affitti commerciali nel centro storico che hanno strozzato i negozi, obbligandoli a tenere prezzi non concorrenziali, l’abitudine all’auto sotto casa, sotto negozio, sotto edicola, sotto bar, pessima e tutta italiana tradizione.
Il centro va vissuto senza auto, con un comodo servizio di bus frequenti e puntuali che lo colleghino con i parcheggi scambiatori in modo continuo e costante.
Perché il centro della nostra città è un bellissimo parco naturale ricco di storia, monumenti, occasioni di svago e di cultura che vanno rimessi al centro del nostro quotidiano.
E’ inimmaginabile aprire alle auto i nostri centri storici che già oggi non dispongono di posti auto sufficienti ai residenti, sarebbe un inutile carosello di lamiere in perenne peregrinazione per un buco in cui riposare i pistoni.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR