
11/11/2009
h.11.00
Le colpe dei padri non ricadono mai sui figli, a meno che questi non ne adottino, come nel caso di Sinistra universitaria, stile e strumentalità delle argomentazioni.
I rappresentanti della Sinistra Studentesca Universitaria e della minoranza in Consiglio Comunale nella loro foga polemica, dimostrano, riguardo il bando Anci-Pogas e alla delibera “Parma città universitaria”, tanta disinformazione quanta inutile e controproducente strumentalità.
Aspetti che sono evidenti a chiunque abbia seguito lo sviluppo del progetto.
Innanzitutto, la questione “affitti garantiti”: la convenzione c’è, la copertura pure; ed erano state comunicate anche (già nell’ottobre 2008) al consiglio degli studenti le modalità di accesso, tramite Acer, a questa opportunità.
Capitolo Student Card: viene da chiedersi se i rappresentanti della Sinistra Studentesca Universitaria che hanno scritto alla stampa vivano veramente a Parma. La card è attivata: basta rivolgersi a Infomobility. E l’annuncio era stato dato anche attraverso i mezzi di informazione a inizio ottobre: ma forse ai giovani universitari, troppo impegnati nello studio, è sfuggito.
Quanto alle aule studio, sono state messe a disposizione da tempo: nei centri giovanili e in biblioteca, con dotazioni internet e coperture orarie che in alcuni casi arrivano anche a mezzanotte. Ultima annotazione: l’Amministrazione per realizzare tutti questi progetti ha investito cifre più alte dei finanziamenti ricevuti da parte dello Stato.
Quindi, non solo fa le cose e cerca finanziamenti, ma ci crede e ci mette anche molto del proprio. Altro che “prendi i soldi e scappa”! La materia amministrativa non va appresa attraverso gli appunti di pochi disinformati, al contrario bisogna prestare attenzione alla “lezioni” di questo amministrazione comunale, altrimenti, cari studenti, questa volta non si strappa nemmeno un misero 18.
Matteo Agoletti
Impegno per Parma
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h.13.00
Dopo oltre 24 ore di silenzio assoluto finalmente qualcuno si è degnato di risponderci!
L’ardua impresa è toccata al buon consigliere Agoletti, che vestiti i panni di un severo precettore inglese del 600, ha dato lezione agli universitari sulla materia amministrativa!
Noi, sommessamente, proviamo a ribadire le nostre posizioni, nella speranza che questa volta Agoletti, oltre a leggere, riesca anche a capire.
Andiamo con ordine. Innanzitutto il fatto che sia stata stipulata una convenzione tra l’amministrazione ed Acer non significa assolutamente che il progetto sia partito. Il consigliere Agoletti non sa, o fa finta di non sapere, che il consiglio degli studenti è stato coinvolto per acquisire un parere sui progetti del bando Anci-Pogas e non per dare informazioni sulle modalità d’accesso ai servizi. Si trattava quindi di un passaggio di consultazione da inquadrare nella fase preliminare dei progetti e non della fase di comunicazione.
Concordiamo con Agoletti quando sostiene che la copertura esiste: ma questa è davvero l’unica cosa di cui non dubitavamo! Trattandosi di un finanziamento statale i soldi ci sono per forza! E’ sull’utilizzo che noi vogliamo vederci chiaro!
Infatti nulla ci dice il buon consigliere Agoletti sugli alloggi da assegnare agli studenti all’interno di case popolari: eppure anche questo è uno dei progetti previsti dall’amministrazione e per i quali si è aggiudicata i finanziamenti! Attendiamo risposte (plausibili), please!
Cosa c’entra Infomobility con gli sconti e le agevolazioni di cui dovrebbero godere gli studenti, questo davvero non si è proprio capito! Sappiamo già (e lo avevamo anche scritto nel comunicato) che Infomobility ha previsto degli sconti sul bike e sul car-sharing…ma tutti gli altri servizi di cui si parla nel bando? Che fine hanno fatto? L’amministrazione ha provveduto a stipulare degli accordi con gli esercenti così come si era impegnata a fare? A noi sembra proprio di no!
Sulle aule-studio abbiamo già detto e ribadito, anche in sede di consiglio studentesco, che non condividiamo assolutamente l’idea di “aggregare” in un unico spazio un ragazzino di 14 anni ed uno studente di 23, soprattutto se l’uno vuole giustamente divertirsi e l’altro invece vuole studiare…ma se il consigliere Agoletti su questo punto vuole farci dono di un qualche trattatelo di pedagogia casereccia ben venga!
Per di più non ci risulta affatto che le aule-studio nei centri di aggregazione giovanile siano effettivamente a disposizione degli universitari, con orari precisi e stanze adibite…a meno, anche in questo caso, l’adeguata e opportuna comunicazione non sia stata data ai soli componenti del consiglio studentesco ( che avrebbero rifiutato anche solo di recepirla!)
Ricordiamo al giovane consigliere Agoletti che, essendo stato lui universitario fino a pochissimi anni fa e non essendo comunque ancora ordinario di diritto amministrativo, farebbe bene a sintonizzarsi più serenamente con le problematiche degli studenti di Parma e a dare meno “lezioni”! Capisco l’imbarazzo per l’enorme ritardo con cui l’amministrazione sta realizzando i progetti che si era prefissata, ma con gli universitari gli specchi per le allodole non funzionano!
Sinistra Universitaria