Appennino Parma Est, chiesto lo stato di calamità

SMA MODENA
lombatti_mar24

11/03/2010
h.17.30

E’ partita oggi, giovedì 11 marzo, la richiesta di stato di calamità inoltrata dalla Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est per il territorio del Comprensorio Appenninico flagellato nelle ultime ore dalla improvvisa tempesta di neve e vento che ha colpito l’intera regione e non solo.
Nel periodo compreso tra mercoledì 9 e giovedì 10 marzo gli uffici tecnici della Comunità Montana – Unione hanno ricevuto notizia di numerosi interventi realizzati con mezzi speciali ed effettuati dalle Amministrazioni comunali per liberare le strade comunali e interpoderali, per raggiungere abitazioni e aziende agricole che erano rimaste isolate, non raggiungibili nemmeno dal normale servizio di spazzaneve.
L’abbondante nevicata ha completamente isolato interi agglomerati di abitazioni e ha causato smottamenti e movimenti franosi che hanno danneggiato la viabilità rurale. Nel documento destinato alla Regione si segnala anche la possibilità che l’eccezionale carico di neve abbia provocato danni strutturali ad abitazioni private e agli edifici agricoli/rurali del comparto produttivo.
L’esperienza porta a considerare che la situazione possa prevedibilmente peggiorare nei prossimi giorni in seguito all’aumento delle temperature e allo scioglimento del manto nevoso, che provocherà l’innesco di ulteriori movimenti franosi – che potrebbero causare nuovi danni alle strutture – .
“La congiuntura economica straordinaria – commenta Giordano Bricoli, Presidente della Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est – insieme ai significativi tagli ai trasferimenti agli Enti locali, porta oggi i comuni montani a dover affrontare un drammatico stato di emergenza in assenza di risorse”.
Tutti i comuni dell’Ente Montano (Calestano, Corniglio, Langhirano. Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma) si trovano quindi uniti nella necessità di richiedere lo stato di calamità naturale.
“Dopo due giorni – ha aggiunto Bricoli – sono ancora in atto interventi straordinari da parte dei comuni che hanno in carico la responsabilità di liberare la viabilità per aree ancora in parte isolate dalla neve. I costi fuori bilancio si andranno ad aggiungere all’altissimo pericolo di danni idrogeologici che seguiranno lo scioglimento del manto nevoso. Per questo i Comuni dell’Unione-Comunità si trovano ancora una volta uniti per fare fronte comune alle problematiche e cercare, con l’aiuto della Regione, di risolvere la presente emergenza ambientale”.