
Attivato nell’aprile 2023 grazie al sostegno della Fondazione Cariparma, il servizio di assistenza domiciliare per pazienti diabetici – promosso da Intercral Parma in collaborazione con l’Associazione Diabetici Provinciale di Parma e il Gruppo Alpini di Parma – si consolida come iniziativa stabile e autonoma, a testimonianza della sua efficacia e rilevanza per la comunità.
Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire supporto domiciliare a pazienti affetti da diabete, in particolare per l’individuazione precoce e il trattamento delle lesioni del piede diabetico, una delle complicanze più gravi e invalidanti della malattia.
Fin dall’avvio, l’iniziativa ha ricevuto il supporto della Fondazione Cariparma e la collaborazione delle istituzioni locali – Provincia e Comune di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – e oggi prosegue con risorse proprie, forte del valore riconosciuto del servizio offerto.
Il servizio, completamente gratuito, è garantito da Intercral Parma e prevede l’intervento domiciliare di un podologo qualificato, il dott. Marcello Corzani, specializzato nel trattamento delle complicanze del piede diabetico. L’attività è rivolta in particolare a pazienti fragili, già presi in carico dagli ambulatori di Trattamento Intensivo del Diabete e delle sue complicanze, diretti dalla dottoressa Maria Grazia Magotti, all’interno della Struttura complessa di Medicina interna a indirizzo angiologico e coagulativo, diretta dal dottor Michele Riva.
Ogni lunedì mattina, Intercral Parma mette a disposizione del podologo un mezzo attrezzato con autista volontario, facilitando l’accesso alle cure direttamente presso il domicilio del paziente, evitando così spostamenti spesso difficili e gravosi per soggetti in condizioni critiche. Il volontario, oltre alla guida, fornisce anche un supporto umano al paziente e alla famiglia, rafforzando la rete di assistenza. A questa attività contribuiscono anche i volontari del Gruppo Alpini di Parma, impiegati come autisti, con l’obiettivo di creare una sinergia tra realtà associative del territorio.
Le prestazioni vengono attivate su segnalazione degli ambulatori specialistici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria o tramite l’Associazione Diabetici Provinciale di Parma.
Dall’attivazione del servizio, il 3 aprile 2023, sono stati trattati a domicilio 220 pazienti diabetici e sono state effettuate visite presso le RSA del territorio per circa 80 ospiti. In particolare, sono state monitorate le strutture di ASP Parma (Gulli, Romanini, Tigli, Villa Parma, Tamerici, Lecci, San Mauro Abate di Colorno), ASP Fidenza e la CRA Pandocchi Cavalli di Sissa.
† Papa Leone XIV non darà nessun valore aggiunto alla Chiesa. I preti e le monache sono la parte migliore della società (di Andrea Marsiletti)
Alla conferenza stampa di aggiornamento erano presenti Mauro Pinardi, presidente di Intercral Parma; Giuliano Antognarelli, presidente dell’Associazione Diabetici della provincia di Parma; Aldo Volpi, capogruppo del Gruppo Alpini di Parma; Antonio Nouvenne, consigliere con delega alle Politiche di integrazione ospedale-territorio del Comune di Parma. Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma il dott. Michele Riva, direttore della struttura di Medicina interna a indirizzo angiologico e coagulativo, la dott.ssa Maria Grazia Magotti, responsabile del Trattamento Intensivo del Diabete e delle sue complicanze, il dott. Stefano Merelli direttore di Chirurgia plastica e Centro Ustioni, il prof. Francesco Ceccarelli specialista della Clinica ortopedica e il direttore sanitario dott.ssa Sandra Rossi.
Il piede diabetico rappresenta una delle complicanze più temibili del diabete mellito, colpendo circa il 2-3% dei pazienti e costituendo ancora oggi la principale causa di amputazione non traumatica degli arti inferiori. In assenza di prevenzione o trattamento tempestivo, tale patologia compromette gravemente l’autonomia dei pazienti, peggiorandone la prognosi clinica e generando un significativo incremento dei costi socio-sanitari.
La complessità del quadro clinico del paziente diabetico – spesso affetto da neuropatia, vasculopatia, deficit immunitari e difficoltà nei processi di guarigione – rende fondamentale un intervento precoce e mirato. Il progetto, proprio per rispondere a queste criticità, prevede l’attivazione del servizio a seguito di segnalazione da parte di medici specialisti, medici di medicina generale e operatori delle RSA, con l’obiettivo di intercettare tempestivamente situazioni potenzialmente gravi, evitando ricoveri o interventi invasivi.