Nel nuovo Masterplan è confermata senza ombra di dubbio la vocazione a Cargo dell’aeroporto di Parma: ci sono gli hangar per gli aerei più grandi, il Mall è già battezzato polo logistico, c’è il piazzale cargo.
Eppure, la città ha detto No ai cargo: è stato l’unico tra gli argomenti importanti in cui la politica si è unita ed ha espresso una condivisione di intenti. Hanno detto no tutti i candidati a sindaco della passata tornata elettorale.
Hanno detto No a nome di tutte le liste che lo appoggiavano Pietro Vignali, Priamo Bocchi, Dario Costi, Enrico Ottolini, Michele Guerra: ora tutti gli eletti in queste liste occupano uno scranno in Consiglio Comunale o in Giunta.
In un sistema democratico rappresentativo, le elezioni sono la procedura per scegliere i governanti sulla base di un programma e presuppongono quella concezione secondo cui il potere non va dall’alto verso il, ma dal basso verso l’alto, ossia dal popolo ai governanti.
Sembrerebbe tutto a posto e niente Cargo, eppure si percepisce in città una forte intenzionalità a portare avanti il progetto presentato dalla società che gestisce l’aeroporto. Come è possibile?
A parte le interrogazioni del Consigliere Ottolini, dalla minoranza il vuoto pneumatico come se anziché pretendere che le promesse fatte ai cittadini vengano mantenute, facesse comodo a tutti lasciare il “cerino in mano” al Sindaco.
Da parte della maggioranza, un’ambiguità a posteriori come se certe precise e puntuali dichiarazioni non ci fossero mai state.
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Questo è il momento in cui l’amministrazione comunale, rappresentata da maggioranza e opposizione, può far valere il suo potere di tutela dell’interesse pubblico e della salute e sicurezza dei cittadini bocciando il progetto Cargo: un domani sarà tardi, a progetto realizzato sarà solo la società di gestione a prendere le decisioni sulla testa dei cittadini, come avviene per esempio a Bologna.
Se viviamo ancora in un sistema regolato dalle norme democratiche, nei prossimi mesi assisteremo alla sonora bocciatura dell’aggiornamento del Masterplan da parte di un Consiglio Comunale unito ed unanime.
Se, invece, il progetto verrà approvato dovremo prendere atto che la città è governata e amministrata da altri e non dai rappresentanti da noi liberamente eletti.
Nocargoparma

