“Bambini a tavola!”, premiate le scuole vincitrici

SMA MODENA
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28/04/2009
h.12.30

Vengono premiate questa mattina le scuole vincitrici del progetto “Bambini a tavola! Mangiando si impara”, che rientra nella più ampia iniziativa “Crescere in armonia. Educare al benessere”. A questo progetto hanno partecipato nell’anno scolastico 2008/2009 13 scuole tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado con il coinvolgimento di 1.165 bambini.
Una giuria, composta da Fiorenza Ciarelli responsabile della Struttura operativa Ristorazione Scolastica ed Educazione alimentare del Comune di Parma, da Francesco Pisani neuropsichiatra dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma e da Alessandra Tessoni responsabile di Educazione alla Salute dell’Ausl di Parma, ha selezionato e scelto i progetti migliori.
Oggi viene consegnato un riconoscimento a tutte le classi/scuole che hanno partecipato e vengono premiati i migliori progetti con buoni libro.
Le scuole vincitrici sono:
1° premio Istituto comprensivo di via Bocchi – primaria Racagni, primaria Fognano, primaria Campanini (Baganzola), secondaria primo grado Malpeli (Baganzola);
2° premio ex equo scuola dell’Infanzia Arlecchino e Scuola per l’Europa 1 2 3 4 5 (italiana, francofona, anglofona e sezione Maghetti ciclo materna italiana);
3° premio ex equo scuola dell’infanzia Soleluna e scuola dell’infanzia Alice.

Il progetto
Mangiare bene è importante soprattutto per acquisire buone e sane abitudini alimentari. Il pasto a scuola costituisce, inoltre, una situazione in cui esercitare competenze cognitive, relazionali e di socializzazione.
La mensa costituisce per i bambini un momento di apprendimento, al pari delle ore di lezione.
A tavola è importante offrire pasti equilibrati e gustosi invogliando i bambini ad assaggiare, migliorare l’ambiente rendendolo più colorato, meno rumoroso, più raccolto; ma altrettanto importante è riflettere insieme sul “contesto pasto” concordando procedure, comportamenti, ruoli che favoriscano l’autonomia, l’acquisizione di regole e di comportamenti condivisi nel rapporto con gli adulti, con i compagni, con lo spazio e con il cibo.
Già, il refettorio, croce e delizia del pasto a scuola! Esso è, infatti, percepito dai bambini come luogo ideale per relazionarsi con i compagni e con gli insegnanti con modalità che escono dagli schemi “dello stare in classe” e a questo proposito i bambini hanno espresso idee ben precise su come lo vorrebbero e su come desidererebbero agire anche in autonomia.
E allora il refettorio può trasformarsi da luogo non sempre ideale, di confusione, rumore, con rapporti non sempre ottimali in un’occasione di crescita e di sviluppo delle competenze, delle relazioni, dei saperi, dell’autonomia, della consapevolezza e soprattutto del piacere di stare insieme.
L’obiettivo ambizioso che insieme cerchiamo di perseguire è caratterizzato pertanto dalla sinergia di tutti i vari elementi che connotano il pasto a scuola.
Pertanto gli ambienti intesi come elementi e dinamiche spaziali, estetiche/comunicative, relazionali, professionali, che interagiscono e che si influenzano reciprocamente.

Gli obiettivi
Analisi culturale delle abitudini a tavola, consapevolezza dei ritmi quotidiani
Sviluppare armonia con se stessi e con gli altri condividendo regole e comportamenti adeguati
Registrare i momenti e le situazioni che suscitano stupore, ammirazione, disappunto, generosità , cosa ci si aspetta dall’adulto o dai compagni
Elaborare ipotesi organizzative descrivendo, analizzando, ipotizzando e definendo nuovi contesti comunicativi e relazionali.
Le scuole hanno elaborato i loro progetti attraverso i seguenti passaggi metodologici:
Rilevazione bisogni: questionari con domande aperte e questionari con osservazioni, foto, disegni ecc.
Progettare e sperimentare i cambiamenti: organizzazione di attività finalizzate a favorire l’individuazione di regole e contesti che favoriscano l’autonomia, l’identità, le competenze relazionali e di contesto (giochi di drammatizzazione, disegni, foto, video).
Confronto e condivisione di un nuovo modello con elaborazione di un progetto:
a) le buone prassi sull’organizzazione del contesto pasto (descrizione del contesto con attenzione all’autonomia e allo sviluppo del’identità, regole di contesto, posture ecc.)
b) insegnanti e bambini hanno elaborato i loro miglior progetti sullo stare a tavola, sul consumo consapevole del pasto e rispetto del cibo.